Scafati, morì insieme ai gemelli che portava in grembo: condannato ginecologo
Scampoli di giustizia nella sentenza del processo per la morte di Maria Rosaria Ferraioli, la 25enne mamma di Angri deceduta il 24 aprile 2011 con i due gemellini che portava in grembo dopo un intervento chirurgico.
Il giudice Raffaela Caccavale del tribunale di Nocera Inferiore ha condannato ad un anno e sei mesi di reclusione V.C., ginecologo dell’ospedale di Scafati.
Secondo il giudice sarebbe l’unico colpevole dei decessi. Assolti gli altri medici imputati, perché il fatto non sussiste. Rispondevano tutti di aborto colposo in concorso. La giovane era stata visitata dal suo ginecologo prima di recarsi in ospedale, per un ascesso della coscia destra che aveva almeno da un mese e mezzo. L’accusa ha evidenziato come le fosse stata prescritta una pomata alla camomilla, invece di una terapia antibiotica.
Con il peggiorare delle sue condizioni, la donna decise di recarsi a Scafati, nel pronto soccorso dell’ospedale. Qui fu visitata dal ginecologo, ora condannato, che avrebbe consigliato l’intervento chirurgico per l’ascesso senza però tener conto del fatto che la donna fosse incinta e senza controllare lo stato di salute dei due bimbi.
Ma dopo l’intervento le condizioni della 25enne peggiorarono e durante la notte fu colta da un grave shock settico. Inutile il tentativo di farla partorire con un cesareo, la giovane morì insieme ai due gemellini.
Lascia un commento