Lo riferisce Il Roma
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ercato chiuso, il Napoli è fatto. Ora tocca a Maurizio Sarri trovare le giuste alchimie, dettare le dinamiche che domineranno i movimenti degli azzurri in campo, magari variando lo spartito a seconda dei palcoscenici da calcare e dagli avversari da affrontare. Il numero 9 non c’è, l’addio di Higuain non è stato salutato con l’arrivo un centravanti di pari livello, ma con un giovane, e che giovane, come Arkadiusz Milik che è comunque il secondo acquisto più costoso della storia del Napoli proprio dopo il Pipita. La numero 9 è libera, magari per un supercolpo sognato quest’estate e che potrebbe arrivare a gennaio. Magari per un centravanti con gli occhi della tigre, alla Cavani.
€‹BYE BYE TITOLARISSIMI. Per il momento i tifosi possono però confortarsi con un Napoli che si presenta in rosa con almeno due elementi per ruolo di alto livello, facile dunque prevedere che questa stagione sarà quella in cui finalmente ci si staccherà dal concetto di titolarissimi e riserve per entrare in un nuovo mondo, quello del turn over equilibrato per regalare a tutti il giusto spazio. Un discorso che vale meno solo per la porta azzurra, della quale Pepe Reina ne è il certo custode mentre Luigi Sepe da Torre del Greco e Rafael da Sorocaba si contendono il ruolo di vice. Per gli altri reparti è caccia aperta ad una maglia da titolare.
COPPIE E TERZETTI. Partendo dal 4-3-3 con cui Sarri ha iniziato la stagione, in difesa solo sulla destra Hysaj appare molto più titolare rispetto a Maggio, mentre sulla corsia mancina tra Ghoulam e Strinic sarà probabilmente staffetta da gennaio (l’algerino giocherà la Coppa d’Africa). Nel centro Koulibaly, Raul Albiol, Maksimovic e Chiriches (aspettando il recupero di Tonelli) rappresentano un quartetto ben miscelabile, con Maksimovic pronto a scivolare anche sull’esterno a destra in caso di emergenza. Dalla difesa al centrocampo, reparto fortemente rimpinguato dalle new entry. Nella mediana a tre Allan e Rog pronti a contendersi una maglia da titolare sul centrodestra, Jorginho e Diawara eventuali registi e Hamsik o Zielinsky da mezzala sulla mancina.
ATTACCO IMPREVEDIBILE. Via l’uomo dei record, tutti chiamati a segnare di più a cominciare dagli esterni che orano giocano più vicini alla prima punta. Ed è così che nel tridente, da centravanti Milik e Gabbiadini saranno pronti ad alternarsi, così come sulla sinistra Mertens e Lorenzo Insigne (terza scelta El Kaddouri) e sulla destra Callejon con Giaccherini ed eventualmente Roberto Insigne, che col suo mancino ha incantato Sarri fino a farsi confermare in prima squadra per studiare da big. Ecco dunque le ipotesi, le coppie e i terzetti per il 4-3-3, ma l’ampia scelta consentirà al mister anche variazioni dello schema di partenza, puntando magari su un 4-2-3-1 con Zielinsky trequartista e due tra Rog, Allan e Diawara in mediana. Difficile pensare invece al doppio centravanti con due mancini a disposizione nello stesso ruolo, a meno che Gabbiadini non sia disposto a scivolare sull’esterno dovendo però garantire anche copertura. Insomma, il Napoli è fatto, adesso tocca a Sarri.
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