Le sue parole
M
aurizio Sarri ha parlato al Corriere della Sera:
Al terzo anno in un club che ambisce al traguardo più importante, lo scudetto.
“Toppo presto per dirlo, ma se tutti noi abbiamo deciso di continuare con il Napoli è perché sappiamo di poter dare di più dello scorso anno. Non mi piace fare calcoli inutili, mi muovo sempre per logica e questa oggi mi dice che possiamo andare avanti meglio. Le gerarchie del campionato probabilmente cambieranno, le due milanesi non potevano stare a guardare ancora e si stanno attrezzando. Mi incuriosisce il lavoro che Spalletti farà all’Inter. A noi toccherà non farci trovare spiazzati”
È arrivato al Napoli, la squadra per la quale tifava da bambino, ha ottenuto risultati e ha avuto anche momenti difficili con il presidente De Laurentiis. Li ha gestiti con la solita franchezza o si è resa necessaria la diplomazia?
«Il presidente va accettato per quello che è. Ho scelto di interpretare il suo modo di essere e ho capito che le sue reazioni sono momentanee. Basta lasciarlo sbollire e la scena cambia. Ho iniziato con lui in un momento in cui mi cercavano diverse squadre e quando tutto sembrava fatto col Milan, è stato lui a fare la scelta più rischiosa e mi ha voluto al Napoli».
Ma che Reina non sia sul mercato le interessa?
«Quando sono iniziate a circolare voci su di lui, molti giocatori mi hanno chiamato dalle vacanze, volevano notizie. Capisci così quanto Pepe sia un punto di riferimento per questo gruppo e anche per me».
In futuro si vedrebbe all’estero?
«Mi piacerebbe. Se dovessi scegliere ora mi intrigano Spagna e Francia».
Qual è il giocatore cresciuto di più in questi due anni a Napoli? «Sono contento di tutti. Un nome?
“Insigne, nel suo ruolo il miglior giocatore italiano“.
Arrivato Ounas e presto a Dimaro arriveranno Mario Rui e Berenguer.
“Ounas l’ho visto in questi giorni, ha talento ma dovrà pian piano abituarsi al nostro gioco. Ci vorrà il tempo”
Sarri ha mantenuto lo zoccolo duro della squadra delle meraviglie. E aggiunge: sul dualismo Milik-Mertens: “Abbiamo ancora Milik che lo scorso anno ha giocato poco. Sono giocatori diversi, sarà il campo e il percorso che faremo a stabilire chi giocherà di più”
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