Le parole di Maurizio Sarri alla squadra dopo la partita contro l’Inter
Dal terrore di ritrovarsi stasera a -4 dalla capolista all’allegra possibilità di ricevere nella giornata di oggi un gradito regalo dell’Atalanta. C’e’ il sole a Castel Volturno, ma per Sarri è inverno pieno, freddo, buio. E’ offeso, ha l’aria di quello che ha difficoltà a comprendere quello che ha dovuto leggere nelle ultime ore. «Io sessista? Ma e’ uno scherzo?», ripete ai fedelissimi dello staff. Non ha gradito, è chiaro, quello che è successo: «Il clima e’ questo», borbotta Sarri. «Tanto vengo criticato per tutto cio’ che faccio, anche quando scherzo», lo sfogo seccato del tecnico che col suo stile di gioco ha rivoluzionato il calcio italiano. Ed e’ forse questo che nessuno manda giù. Qualcuno la butta sull’ironia: «Fai una cosa, prossima volta rispondi con un si, un no o non lo so…», come riportato nell’edizione di oggi del quotidiano Il Mattino.
Alla ripresa degli allenamenti, dopo il giorno di riposo post-Inter, Sarri raduna la squadra attorno a sé. Gli argomenti extra-campo restano fuori dalla riunione tecnica. Stavolta, rispetto alla settimana scorsa, parla solo lui: nessun dibattito, nessuna esigenza di dover far intervenire i big dello spogliatoio. Ieri Albiol, Callejon e gli altri sono stati zitti, al contrario di quello che è successo dopo la Roma. Solo l’allenatore ha preso la parola. Per pochi minuti: lui è sempre lì a martellare a più non posso: il sorpasso bianconero è una novità e allora Sarri ha fatto leva su altro. «Non dobbiamo neppure vedere cosa fa la Juve oggi, spegnete la tv, tanto vince… Pensiamo a vincerle noi tutte e dieci, pensiamo ai 70 punti conquistati fino ad adesso, allo scontro diretto che ci attende tra poco più di un mese che è la grande opportunità per capovolgere tutto», la sintesi dei suoi dieci minuti.
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