Sant’Antonio Abate, ditta che si ocupava di mese scolastiche è stata multata: la vicenda
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ensa scolastica, contestazione alla ditta responsabile del servizio per «mancanza di igienicità sanitaria dei contenitori per il trasporto del cibo». Una penale incassata dalla società aggiudicatrice della refezione scolastica a Sant’Antonio Abate. Una multa complessiva di 258 euro, importo che sarà trattenuto dalle liquidazioni delle fatture alla società.
La contestazione alla ditta è avvenuto grazie alle istanze firmate dai genitori degli alunni del plesso Buonconsiglio, che hanno fatto in modo di attivare i controlli e lasciare sotto la lente di ingrandimento la ditta del servizio. Avallate anche da un componente della commissione mensa dell’istituto.
La vicenda che ha portato alla denuncia: era il 28 novembre 2017 quando, a seguito di un blitz delle mamme durante la consegna del pranzo al plesso Buonconsiglio, si attivò un vero allarme per norme igienico-sanitarie venute a mancare durante il servizio dedicato ai bambini. Una vera crociata attivata dai genitori che hanno chiesto chiarimenti e anche la testa dei responsabili della ditta appaltatrice. Dovrebbe essere una cosa scontata quella dell’igiene, in contesti delicati come le scuole e gli ospedali, eppure c’è chi lucra ancora sulla scuola e sulla salute dei bambini, che avrebbero potuto riportare danni, come infezioni e quant’altro dopo aver mangiato il cibo, contenuto in contenitori non a norma e denunciati alle autorità competenti.
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