Il video della liberazione della tartaruga Penelope, sotto lo sguardo emozionato di molti ambientalisti e sostenitori accorsi alla Riserva Naturale di Macchiatonda
Roma – L’hanno chiamata Penelope, la tartaruga marina della specie caretta caretta, trovata al largo del Golfo di Gaeta dalla Capitaneria di porto, il 14 maggio scorso.
“Aveva qualche problema di galleggiamento e non mangiava”, ci spiega il dott. Luca Marino che ha seguito l’avventura di Penelope dal soccorso fino al giorno della “liberazione” avvenuta il 9 giugno nella Riserva Naturale di Macchiatonda, nelle splendide acque di Santa Severa (RM).
VIDEO: Liberazione di Penelope a Macchiatonda
Penelope aveva ingerito dei pezzi di plastica e non riusciva più a mangiare. Fortunatamente è stata soccorsa in tempo, è stata portata dai guardiaparco a Torvaianica, al centro di Primo Soccorso presso Zoomarine, dove ha ricevuto le prime cure e tutta l’assistenza necessaria finché non è guarita ed è stata in grado di riprendere il suo “cammino” da sola.
La testuggine, che è la specie di tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo ma che nelle acque territoriali italiane è al limite dell’estinzione, dopo circa un mese, è stata rimessa in libertà sotto gli occhi emozionati di moltissime persone, accorse per immortalare con scatti e filmati la sua liberazione e per accompagnare il suo “ritorno” in mare con un applauso.
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l punto di ri-partenza scelto per Penelope è stata la Riserva Naturale di Macchiatonda, un’area protetta da dove la tartaruga ha potuto riprendere il suo cammino senza più imbattersi nell’inciviltà degli uomini che minano la sua esistenza e l’intera specie.
Maria D’Auria
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