Muore di morbillo a 41 anni, in Italia sono già 4.575 i casi verificatesi, il dott. Cuccia: “C’è in atto un’epidemia di morbillo che ha picchi più alti del solito”.
Un 41enne di Sanremo è morto nella tarda serata di ieri per l’evoluzione critica del morbillo. L’uomo, Alessandro Grosso, era stato ricoverato venerdì scorso nel reparto di malattie infettive in seguito ad un peggioramento delle condizioni di salute che l’hanno portato in rianimazione. La conferma giunge dall’Asl 1 Imperiese. «All’inizio della prossima settimana effettueremo un riscontro diagnostico – spiega la dottoressa Laura Garibotti, della direzione medica dell’ospedale di Sanremo – per accertare con sicurezza le cause, ma la mortalità per infezione da virus del morbillo è, comunque, un evento non infrequente». L’uomo, che lavorava come autista per Riviera Trasporti, potrebbe essere stato colpito da una sovrainfezione virale, di tipo polmonare o cardiaco. Si pensa che possa essere stata una polmonite da morbillo. In Italia nel 2017 si sono verificati 4.575 casi (erano stati 800 in tutto il 2016). «C’è in atto un’epidemia di morbillo che ha picchi più alti del solito, è più prolungata nel tempo e che tende a colpire non soltanto l’infanzia, ma anche gli adulti» spiega Mario Cuccia, responsabile del servizio Epidemiologia dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catania – « Dall’inizio dell’anno in città abbiamo avuto 165 casi, numeri inconsueti e molto alti che sono legati alle mancate vaccinazioni. Ci sono anche casi di persone vaccinate, ma sono pochi e il quadro clinico è molto più lieve. Si è alzata anche l’età media – aggiunge Cuccia -, che si attesta intorno ai 23 anni, con casi limiti che sono un bambino di pochi mesi e un 59enne. Non è più una malattia dell’infanzia». Per l’epidemiologo dell’Asp di Catania, «l’unica strada è la prevenzione, e quindi i vaccini».
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