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anremo 2021 seconda serata: Ecco le pagelle. Tra grandi ospiti e tanta musica: l’arte è la protagonista indiscussa
Sanremo 2021 seconda serata: le pagelle della Seconda Serata (Luna Infantino)
Amadeus: 7,5
Ottimo conduttore ed ottima scelta degli ospiti. Chiamato a compiere una scelta importante, nel caso Irama si comporta nel migliore dei modi. Unica nota di demerito: tanti sketch evitabili che portano via l’attenzione dalla gara e che annoiano il pubblico.
Fiorello: 7
Meglio della serata precedente. Fiorello è uno dei protagonisti indiscussi di questo Sanremo. A volte sa fare ridere, altre volte ci prova troppo ottenendo il risultato opposto. Rimane comunque un grande intrattenitore.
Orietta Berti: 7
La canzone piacerà al pubblico più adulto, purtroppo non abbastanza da lasciare il segno. Tuttavia Orietta si mostra una tra le migliori a livello tecnico e dà filo da torcere agli altri big e soprattutto alla polizia sanremese che spera come tutti che la prossima volta non violi il coprifuoco.
Bugo: 5
Il pubblico si è ormai affezionato a Bugo, ma non alla sua musica: fa bene. La canzone avrebbe potuto essere una tra le migliori ma è stata accompagnata da una performance insufficiente. Anche la demoscopica è d’accordo e come c’era d’aspettarsi gli assegna l’ultimo posto.
Laura Pausini: 9
Ironica, spontanea, divertente: semplicemente Laura. Porta in alto l’orgoglio italiano all’estero e diventa cantrice della poesia della nostra lingua. Cantando si commuove, dimostrando che ancora più importante di rendersi conto di dove si è arrivati, è il luogo da cui si proviene.
Gaia: 9
La rappresentazione vivente delle seconde possibilità che la vita dà se non si smette di provarci. Gaia non porta la tipica canzone “sanremese”, ma arriva come una ventata d’aria fresca portando quella “superficialità” di cui tutti abbiamo bisogno: superficialità tuttavia solo apparente, perché se da un lato si ha una melodia radiofonica e un sound latinoamericano, dall’altro si ha un testo ben costruito e che trasmette quell’amarezza che si cela dietro alla leggerezza.
Lo stato sociale: 5
Non sempre la diversità e la stravaganza pagano: va bene osare, ma il loro osare questa volta non coglie nel segno: messaggio inesistente. Sul palco vogliono portare allegria, ma portano solamente tanta confusione.
La rappresentante di lista: 8
Esibizione non perfetta dal punto di vista tecnico ma bellissima produzione e voce che trasmette tanta dolcezza. Convincente più di altri brani in gara, avrebbe meritato un più un posto in classifica.
Extraliscio: 5,5
Nella loro performance fila tutto liscio, anzi, extraliscio. Forse troppo. Canzone mediocre, banale, al limite del superficiale. Lascia perplessi anche con più ascolti. Sarà interessante vedere come si comporteranno nella serata con gli ospiti.
Malika Ayane: 8
Bella, elegante, raffinata. Così come la sua canzone. Convince quasi subito ma non è originale: con le grandi qualità che presenta, Malika avrebbe avuto le capacità di fare sicuramente di più. Avrebbe potuto osare, ma ottiene comunque un buon risultato e si esibisce in maniera quasi impeccabile.
Ermal Meta: 7,5
Ermal va “sul sicuro” e porta la tipica canzone strappalacrime che può andare bene per qualsiasi tipo di pubblico. Buona produzione, bel testo, ma nulla di originale. Essendo voluta, è stata comunque una scelta intelligente quella di portare qualcosa che non fosse “nuovo”.
Achille Lauro: 8,5
Omaggia Mina ed anche questa volta fa un lavoro notevole. Lancia anche un bel messaggio: un invito a godere della vita.
Random: 4,5
Vocalmente debole. Il brano è incoerente con le produzioni precedenti di Random. Sicuramente l’emozione ha giocato un ruolo fondamentalmente penalizzante e nonostante il ragazzo abbia una delle personalità più genuine tra tutti non basta assolutamente per poter colpire il pubblico.
Fulminacci: 7
Dalla cameretta all’Ariston: i sogni si realizzano per tutti. Nonostante la giovane età Fulminacci ottiene un discreto successo portando un brano eseguito bene e costruito con criterio. Forse quello del festival è un mondo che ancora non gli appartiene ma ha una vita intera per poter migliorare: ne ha certamente le capacità.
Willie Peyote: 8
Buonissima presenza scenica, Willie Peyote padroneggia il palco con nessun problema. Spacca a metà il pubblico, tra chi ritiene la sua canzone una denuncia sociale e tra chi invece lo definisce populista. Guardando oltre il testo la melodia del brano è piacevole ed il suo interprete è un abile performatore e lo dimostra con dimestichezza e sicurezza.
Gio Evan: 6,5
Personalità colorata, al contrario della canzone. Timbro riconoscibile ma brano anonimo, mediocre ed eseguito male in alcuni punti, complice l’emozione.
Irama: 8,5
Manca l’adrenalina e la carica del live e purtroppo quest’assenza si sente. La canzone comunque colpisce già al primo ascolto e convince anche la giuria demoscopica. Produzione eccellente e melodia accattivante: il pezzo avrà molto successo.
Elodie: 10
Niente soldi per pagare superstar internazionali? Non c’è problema: ci pensa Elodie. Tra eleganza e molto talento si riconferma una grande artista e in un secondo momento, aprendosi ai telespettatori, si dimostra anche una grande persona. Da lei si può imparare molto e ce lo dimostra estrema umiltà.
Sanremo 2021: le pagelle della Seconda Serata – Luna Infantino
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