Le pagelle delle canzoni di Sanremo 2018, apre Annalisa con “Il mondo prima di te”
I
nizia la carrellata di canzoni della prima serata del Festival di Sanremo. La prima a cantare è Annalisa con il brano “Il mondo prima di te”, continua Ron con un brano scritto da Lucio Dalla. Dopo un primo ascolto si può cercare di delineare un giudizio sulle canzoni:
Annalisa con la canzone Il mondo prima di te: canzone orecchiabile, testo un po’ banale, prima strofa incerta . Voto: 5
Ron con la canzone Almeno pensami: canzone scritta da Dalla si mantiene legata allo stile dell’artista con un sound melodico, un testo romantico ed estremamente emozionante. VOTO:9
The Kolors con la canzone Frida: testo confusionario, sound piatto, molta ritmicità ma senza spessore. Voto: 4
Max Gazzè con la canzone “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”: testo molto articolato e ricco, musica che evoca suggestioni fabiesche ma non di facile fruizione e comprensione. Non adatta per le radio. Voto: 7
Ornella Vanoni ft. Bungaro e Pacifico con la canzone “Imparare ad Amarsi”: testo molto importante e significativo, musica che sembra già sentita, senza un crescendo nel ritornello. VOTO: 6
Ermal Meta & Fabrizio Moro con la canzone ” Non mi avete fatto niente”:testo di spessore e molto incisivo, musica orecchiabile, canzone fortemente radiofonica. VOTO:8
Mario Biondi con la canzone “Rivederti”: Testo romantico arricchito da una melodia elegante e raffinata in chiave soul, nel pieno stile di Biondi. Non facilmente orecchiabile e poco riuscita la prova Sanremo. Voto: 7
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con la canzone “Il silenzio del tempo”: testo difficile, estremamente metaforico, musica legata allo stile dei Pooh estremamente armoniosa. VOTO:6
Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza”: testo incomprensibile, musica inesistente, incrocio tra stili diversi mischiati male. VOTO:4
Noemi con “Non smettere mai di cercarmi”: testo nella norma buono, musica orecchiabile, un climax musicale in crescendo. Grinta ed energia tipica di Noemi. VOTO: 7
Decibel con “Lettera dal Duca”: brano “rockeggiante” nel complesso, testo buono, musica poco convincente. VOTO: 6
Elio & Le Storie Tese con il brano “Arrivedorci”: testo autobiografico, memoriale della propria carriera, musica interessante ma non congruente con le parole. VOTO: 5
Giovanni Caccamo con il brano “Eterno”: canzone tipicamente sanremese, testo impeccabile sposato a perfezione con la musica VOTO: 9
Red Canzian con il brano “Ognuno ha il suo racconto”: canzone rockeggiante, testo poetico a tratti decadente, nel complesso abbastanza radiofonico. VOTO: 8
Luca Barbarossa con il brano “Passame er sale”: nel complesso un pezzo con una forte componente espressiva, musicalmente popolare, testo congruente con la musica che riesce bene ad arricchire la dimensione popolareggiante. Ritorna la tradizione locale all’Ariston. VOTO:8
Diodato e Roy Paci con la canzone “Adesso”: bella l’introduzione di tromba, ritmo incalzante e di grande qualità. Voto: 8
Nina Zilli con la canzone “Senza appartenere”: canta bene, con espressività, tuttavia la canzone non colpisce. Voto: 6
Renzo Rubino con la canzone “Custodire”: la chitarra con l’effetto chorus dà una ritmica particolare al pezzo, ma forse non adatta. Passaggi da canzone di altri tempi, ma sempreverdi. VOTO: 7
Enzo Avitabile e Peppe Servillo cantano Il coraggio di ogni giorno: molto “Avion Travel”, calda e mediterranea, decisamente interessante. VOTO: 8
Le Vibrazioni cantano “Così sbagliato “: il pezzo più rock di tutto il Festival, molto radiofonico con suggestioni che sembrano ricordare i Modà. VOTO: 7
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