(
Adnkronos) – Con più di 65 milioni di animali domestici ospitati dal 42% delle famiglie, soprattutto coppie con figli e i nuclei familiari composti da un genitore con figli, l’Italia si colloca al secondo posto in Europa per diffusione di animali da compagnia.Questi dati da un lato confermano l’importanza, anche terapeutica, della convivenza con i pet, ma allo stesso tempo accendono i fari sulla necessità di una maggiore attenzione al benessere animale per tutelare anche quello delle persone, in particolare delle categorie più fragili come gli anziani e i minori, in un’ottica ‘One Health’, di interdipendenza.
Di questo tema hanno discusso gli ospiti della seconda puntata di ‘Principi attivi’, ciclo di eventi promosso da Boehringer Ingelheim Italia. Come rileva l’indagine ‘Inflazione e rincari’ realizzata nel 2023 dall’Associazione nazionale medici e veterinari italiani (Anmvi), la pandemia ha portato non solo ad un aumento degli animali domestici nelle famiglie, ma anche ad una maggiore consapevolezza sull’importanza di tutelarne la salute.Cresce infatti il ricorso al medico veterinario per la prevenzione vaccinale (irrinunciabile per il 71% degli intervistati) e gli antiparassitari (56%), ritenuti fondamentali per proteggersi dalle zoonosi. “Tenere in buona salute gli animali – afferma Marco Melosi, presidente Anmvi – significa mantenere la buona salute degli esseri umani.
Basti pensare al fenomeno delle zoonosi, malattie trasmissibili dagli animali all’uomo.Sebbene nel nostro Paese il rischio legato agli animali da compagnia sia molto basso, dobbiamo comunque tenerne conto, anche alla luce del fatto che gli amici a quattro zampe, dal giardino sono passati a condividere gli spazi domestici.
Per questo le adeguate misure di prevenzione non sono solo una tutela per i cosiddetti pet, ma anche per tutta la famiglia”.Come osserva anche il responsabile scientifico della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Walter Marrocco, “è importantissimo che il medico di famiglia e il veterinario abbiano l’occasione di confrontarsi per offrire alle persone e ai loro animali un supporto sempre più efficace per mantenersi in salute”. Durante il confronto è stato approfondito anche il futuro della legislazione veterinaria farmaceutica in Italia, alla luce dello schema legislativo, all’attenzione del Governo, che implementa la regolamentazione europea in materia. “Il Regolamento europeo – dichiara Carlo Maccari, segretario Commissione Affari sociali della Camera e relatore del parere sullo schema di decreto legislativo per i farmaci veterinari – rinnova l’ambito dei prodotti veterinari, soprattutto tenendo conto dei canali distributivi.
Sia il Senato che la Camera hanno espresso un parere sullo schema legislativo del Consiglio dei ministri in questo ambito”, in forma non vincolante.Il Consiglio dovrà quindi “siglarlo nella sua forma definitiva e da quel momento diventerà nuova legge per il nostro Paese”. Nel dettaglio, illustra Maccari, “il primo punto” affronta “con grande serietà il tema dell’antibioticoresistenza.
Il secondo punto invece riguarda l’aumento della richiesta di disponibilità di farmaci che possono essere utilizzati senza particolari precauzioni e possono essere distribuiti anche” dove si acquista “tutto ciò che è inerente al proprio amico pet.Abbiamo dato, dunque, indicazioni al Governo della nostra disponibilità ad ampliare la possibilità di rendere questi farmaci di facilissima fruizione, purché le indicazioni della somministrazione del farmaco siano chiare e di facile comprensione”. Come osserva la senatrice Ylenia Zambito, segretario Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, “è necessario porre in atto un approccio integrato alla salute, noto come One Health, che tenga conto della connessione tra umani, animali e ambiente.
Secondo questo principio, abbiamo espresso parere favorevole al decreto legislativo sui farmaci veterinari.Questo lavoro va nella direzione di supportare la salute pubblica anche in termini di contrasto all’antibioticoresistenza.
Per questo, ad esempio, bisogna continuare ad impegnarsi per facilitare l’accesso dei cittadini ai farmaci per la salute animale”. “Le testimonianze che abbiamo ascoltato – commenta Morena Sangiovanni, presidente di Boehringer Ingelheim Italia – confermano l’esistenza di una equazione che regola il rapporto tra l’essere umano e i suoi animali domestici.Equazione nella quale l’accesso all’innovazione rappresenta un elemento cruciale.
Prenderne atto, in particolare in questo momento di evoluzione legislativa, e adottare misure che supportino le famiglie nel prendersi adeguatamente cura dei propri animali da compagnia – conclude – diventa dunque un servizio prioritario alla collettività e uno strumento di tutela della salute pubblica”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)