span style="line-height: 115%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 12pt;">Le ASL del Sud, pagano i fornitori con ritardi spaventosi. A sottolinearlo è la Cgia di Mestre secondo la quale gli ultimi dati del 2015 dimostrano che l’azienda sanitaria regionale, salda i propri creditori dopo 412 giorni, dal limite previsto dalla legge che stabilisce che la transazione economica debba avvenire entro 60 giorni dall’emissione della fattura. L’ASL Napoli 1 centro, presenta un ritardo medio di 401 giorni, mentre quella di Roma A si ferma a 397 giorni, quella di Catanzaro a 315 e quella di Bari a 92 giorni. A differenza del Sud, al Centro – Nord, invece, i pagamenti avvengono in anticipo; c’è l’USL della Valle d’Aosta, l’AUSL di Bologna, l’ASL 3 di Genova e l’ASL di Milano che pagano i creditori con 3 giorni di anticipo rispetto al limite stabilito dalla legge ( 60 giorni), l’azienda sanitaria dell’Alto Adige e quella di Trento fanno ancora meglio impiegano 4 giorni in meno rispetto alla scadenza.
Fabio D’Amora
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