Mentre continua il braccio di ferro tra Salvini e le Ong nel Mediterraneo nel quale, in ottemperanza del: “Credere, obbedire, combattere”, – di antica memoria e di neo riutilizzo -, scende in campo anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, pronto ad accusare le Ong delle due nuove navi battenti bandiera olandese (Lifeline e Sea Eye) entrate nel mirino di Salvini e le accusa di violare il “codice di condotta perché non hanno mezzi e personale adatti a salvare un gran numero di persone. E potrebbero mettere in pericolo equipaggi e naufraghi”.
cite>Quanta improntitudine, boria e malafede in faccia di bronzo è riuscito ad inserire in queste poche parole, soprattutto nel passaggio:
“ ….. E potrebbero mettere in pericolo equipaggi e naufraghi”.
Se tanto mi da tanto, allora bisogna intendere che, secondo “il bravo” Toninelli, – teso ad appoggiare il “questi sbarchi non s’hanno da fare” di Salvini -, lasciarli in mare, su precari gommoni o barchette, senza acqua, cibo, magari medicine, sarebbe molto più sicuro del portarli a bordo di una nave in perfette condizioni, comunque con un equipaggio umano ed anche a questo addestrato.
Inutile, certi titoli e certi giudizi di alcuni giornali del passato non passano mai di moda e trovano sempre qualcuno (purtroppo ora tanti) che li confermano.
Ascoltare quanto sopra e ripensare immediatamente al titolo del 1991 del Cuore:
“Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi- HANNO LA FACCIA COME IL CULO”.
è stata una cosa del tutto naturale ed automatica.
Alla fine del suo farneticare “il bravo” Toninelli lancia il suo appello: “L’Olanda le faccia rientrare” . SIC!
E poi fanno anche finta di meravigliarsi, e si indignano, se ovunque, sempre più spesso, sorgono contestazioni e si intensifica anche il proliferare di scritte che, in maniera più o meno dura, puntano il dito contro il quanto sta producendo questo governo ormai sempre più verdegiallo (o, meglio, nerogiallo).
L’ultima occasione per sfoggiare il proprio astio Salvini lo ha cercato e trovato sui muri di Trento dove, con riferimento alla sua battaglia contro i più deboli dei deboli, gli esuli sul mare, campeggia l’accusa: “Salvini mandante di omicidi” alle quali il bulloministro risponde affermando, su Twitter: “Certa gente mi fa solo pena”. SIC! A questo punto, come si suol dire, la domanda sorge spontanea: e lui?
Ovviamente anche in e per questo Salvini mette in campo uno dei suoi “bravi”, nello specifico il Segretario Nazionale della Lega in Trentino Mirko Bisesti che sparge il suo salviniano verbo:
“Le scritte sono solo dei pretesti da parte di nullafacenti. La realtà è che Salvini sta svolgendo un eccellente lavoro per quanto riguarda la pace sociale e la sicurezza di tanti onesti cittadini che lavorano, pagano le tasse e vogliono solo vivere in serenità. Tanti trentini stanno capendo quanto di buono stia facendo la Lega e lo dimostrano con continue manifestazioni di affetto, di solidarietà e di stima nei confronti di tutti i militanti”.
Che dire, convinto lui, convinti tutti i leghisti che, ovviamente, ritengono che tutti gli altri siano nullafacenti mentre loro …. Per non parlare poi del caro, classico, vecchio: noi non siamo razzisti, sono loro che non sono di razza leghista.
Ma ci facciano e si facciano almeno un piacere: tacciano, e magari tacendo si vergognino, almeno un po’, che già sarebbe tanto!
Stanislao Barretta
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