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arma-Salernitana non sarà una partita qualunque per Marco Di Vaio. L’attaccante è un doppio ex di giornata ed ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. Ecco un estratto: “Ricordo eccome quella partita, non la prendemmo mai . Era inizio stagione, fu dura andare da neopromossa in uno stadio importante contro una squadra incredibile che a fine stagione avrebbe vinto Coppa Uefa e Coppa Italia. Facemmo fatica ma al ritorno fu diverso, anche se perdemmo ugualmente. Fa piacere ritrovare questa sfida, anche se sarebbe stato meglio in A. Sono contento per il Parma che è riuscito a rientrare in poco tempo nel calcio che conta ma anche per la Salernitana che ha un pubblico meraviglioso. Una gara per me speciale, tra la squadra che mi ha dato la possibilità di farmi vedere in A con continuità e quella che mi ha consacrato negli anni successivi”. “I ricordi dei gol realizzati con la Salernitana sono tutti indelebili. Forse quello d’esterno di prima in casa col Pescara resta il più spettacolare. L’anno successivo segnai più nella seconda parte, ne feci di importanti per me, purtroppo poco per la squadra. Quello con la Juve davanti a 40mila persone fa venire ancora i brividi. A Parma fu un crescendo, ero poco più che ragazzino in una squadra di altissimo livello. Arrivai in punta di piedi, giocai poco il primo anno ma pian piano feci gol e conquistai la continuità che mi proiettò a un livello ancora superiore. Tre anni formativi in un ambiente bellissimo. “Decifrare il torneo di B è complicato. In passato le neopromosse sono riuscite a fare doppio salto grazie alla continuità tecnica. Molti invece decidono di cambiare di anno in anno, prendendo anche tanti giovani di qualità. Però poi c’è poca pazienza. In B la storia non basta, servono sostanza, passione, giocatori. La Salernitana ha una buona squadra ma forse l’anno scorso aveva qualcosa di meglio. Può fare un campionato di media classifica. Il Parma viene ha cambiato tanto ma ha qualità in mezzo al campo, credo possa agguantare i playoff. A Rodriguez e Bocalon servirà continuità. Lo spagnolo ha fatto una bella doppietta ma, per ora, quel che c’era l’anno passato garantiva più certezze. Le partenze di Coda e Donnarumma pesano. D’altra parte il Parma ha gente di comprovata esperienza e affidabilità. Giudicare da fuori è difficile, non mi piace farlo. Dispiace vedere poca gente allo stadio, poca rispetto ai numeri che può fare potenzialmente Salerno ma non se rapportata ad altri stadi. Ho toccato con mano la passione salernitana, però i miei anni sono stati unici ed è difficile paragonarli all’attualità. C’è poca fiducia, tuttavia Lotito ha fatto cose egregie: anche a Roma non è amato ma ha salvato la Lazio dal fallimento e l’ha riportata in Europa. Però la tifoseria s’aspetta sempre quel passo in più, lo Scudetto. Okwonkwo? Abbiamo voluto trattenerlo e abbiamo fatto bene. Non ce l’ha chiesto solo la Salernitana ma pure altri in B. Anche in A c’è un numero limitato di giocatori in lista: restando qui, l’anno prossimo sarà tra i calciatori formati in casa. Deve crescere ma ha qualità tecniche e atletiche, oltre che un rapporto qualità-prezzo importante”.
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