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i dice che essere napoletano è uno stile di vita, è un qualcosa che si ha nel sangue e che si tramanda di generazione in generazione, è un modo di pensare e di reagire ai fatti della vita in modo che, a volte, può sembrare anche “bizzarro” ma che è sempre e comunque sagace ed attinente alla realtà. Ed è pura realtà.
Una riprova per tutte la si ha in questa storiella che circola nel web e che è un vero e proprio concentrato di napoletanità, e di sagacia:
Un musulmano a Napoli prende il taxi… ? e subito chiede al tassista di spegnere ? la radio, perché come decretato dal suo insegnamento religioso, non deve ascoltare la musica ?, perché al tempo del profeta non c’era la musica ??, soprattutto quella ? occidentale che è la musica degli infedeli.
Il tassista ?educatamente spegne la radio, accosta ed apre lo sportello del passeggero.
L’arabo gli chiede: cosa stai facendo?
Il tassista…..:
“Al tempo del profeta non c’erano neanche i taxi, perciò : scinn’, vaffangul e aspiett ‘o cammell” ?? ??
Come dargli torto
Si dice che essere napoletano è uno stile di vita, è un qualcosa che si ha nel sangue e che si tramanda di generazione in generazione, è un modo di pensare e di reagire ai fatti della vita in modo che, a volte, può sembrare anche “bizzarro” ma che è sempre e comunque sagace ed attinente alla realtà. Ed è pura realtà.
Una riprova per tutte la si ha in questa storiella che circola nel web e che è un vero e proprio concentrato di napoletanità, e di sagacia
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