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Sacchi: “Napoli-Nizza, ecco cosa serve per passare il turno”

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Il suo pensiero

Questo l’editoriale di Arrigo Sacchi per La Gazzetta dello Sport:

Mercoledì si giocherà il preliminare di Champions League tra Napoli e Nizza. La posta in palio è elevata: gli azzurri dovranno vincere per entrare nel gruppo che parteciperà alla grande, famosa e ricca competizione. Gli uomini di Sarri hanno accelerato nella preparazione per evitare quanto è successo a loro stessi e ad altre sei squadre italiane, tutte eliminate negli ultimi sette anni eccetto il Milan. I francesi, tra i quali è incerta la presenza di Balotelli, vengono da due insuccessi nella Ligue 1 e non appaiono in grande forma, tuttavia sono giovani, ben allenati, con buona tecnica di base e propensione al calcio giocato. Gli uomini di Favre sono più bravi a costruire che a difendere, però a volte si sbilanciano e subiscono ripartenze letali. Inoltre la loro linea difensiva non sempre è allineata e coesa, le marcature sono blande (specialmente con Dante e Sarr) e il laterale destro Goutier è più portato ad attaccare che a difendere. Buono però il collettivo, con molti ragazzi interessanti,. Tre i giocatori cardine: Dante (difensore centrale), Seri (la mente) e Balotelli. Le formazioni francesi sono sempre state avversarie difficili, gli azzurri dovranno fare molta attenzione e fornire un’ottima prestazione per evitare brutte sorprese.

Se il Nizza non è al top della forma, è impensabile che lo siano già gli uomini di Sarri dopo poco più di un mese di lavoro. Gli azzurri giocano già un calcio piacevole e di dominio, ma ancora difettano di precisione nelle conclusioni dei tempi migliori e in fase difensiva a volte si distraggono. Inoltre, quando il pressing diminuisce nella difesa collettiva, si evidenziano difficoltà individuali nella lotta uno contro uno. Oggi il Napoli è condannato alla perfezione: se il collettivo attenua l’organizzazione, l’intensità, l’entusiasmo, la collaborazione, il pressing, il ritmo e la velocità, subito si notano i limiti individuali di esperienza, personalità, forza fisica e storia. Gli azzurri sono una straordinaria orchestra, ma a livello individuale devono crescere ulteriormente per evitare smarrimenti appena perdono il dominio del gioco o si trovano in momenti bui. La strada tracciata da Sarri comunque è perfetta, basta ricordare come erano due anni fa e come sono migliorati oggi i vari Jorginho, Hamsik, Insigne, Mertens, Koulibaly, Ghoulam. Occorre tempo per crescere individualmente in esperienza e personalità: soltanto allora ci saranno meno sperperi nelle occasioni da gol e meno smarrimenti in fase difensiva.

Per non correre rischi sarà opportuno in fase di non possesso tenere la squadra compatta pronta al pressing, ai raddoppi, alle marcature strette, agli anticipi ed evitare le ripartenze avversarie con collocamenti preventivi. Sarà importante non concedere spazi ai francesi, così come lo sarà raddoppiare sul velocissimo Saint-Maximin e porre attenzione agli sganciamenti del laterale Souquet. Inoltre non si dovrà concedere spazi al regista Seri e si dovrà porre attenzione a Dante nei corner. In fase offensiva sarà fondamentale un possesso veloce, con verticalizzazioni rapide e cambi di gioco. In definitiva, ci vorrà maggiore convinzione nelle conclusioni e in qualsiasi altra cosa sarà necessario fare. Questa è la sfida più importante, che può aprire la strada verso un’altra grande annata anche a livello internazionale. Il futuro è azzurro, a patto che non manchino mai volontà, entusiasmo e intelligenza. Napoletani, siate degli eroi: fate tutto quello che potete. In bocca al lupo


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