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Dalla resa incondizionata alla cancellazione dell’Ucraina come Stato.Sono queste le condizioni della Russia di Vladimir Putin per porre fine alla guerra.
A proporre, forse provocatoriamente, un contro piano di pace che definisce “soft” per l’Ucraina, è Dmitry Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza nazionale, liquidando allo stesso tempo la proposta di Volodymir Zelensky come “stupida”. Il conflitto, afferma Medvedev, può essere terminato solo sulla base di realtà riconosciute.Vale a dire, “la resa completa e senza condizione di quella che chiama ex ‘Ucraina’”, il riconoscimento, da parte di un Parlamento provvisorio dell’ex Ucraina, che il suo intero territorio è territorio della Russia, e il riconoscimento, da parte dell’Onu, che l’Ucraina ha perso la sua base giuridica internazionale. L’ex Presidente russo propone la costituzione di organismi locali che valuteranno il versamento di tutti i compensi dovuti alla Russia e il riconoscimento che l’intero territorio dell’Ucraina è un territorio della Federazione russa.
Infine, dovrà esserci l’adozione di un atto legale sulla riunificazione dei territori dell’Ucraina alla Russia, un atto riconosciuto dall’Onu. Giorni fa, davanti ai giovani del Festival Mondiale della Gioventù di Sochi era stato lo stesso Vladimir Putin a definire “inevitabile” la “riunificazione di russi e ucraini”.Una riunificazione, aveva scandito il presidente che “almeno a livello spirituale, avverrà” ma perché avvenga, aveva sottolineato, “bisogna rimuovere gli ostacoli che la impediscono”. Già bollato dalla Russia come “irrealistico”, il piano di pace proposto dal presidente ucraino Zelensky prevede 10 condizioni da garantire all’Ucraina: “Radiazioni e sicurezza nucleare; Sicurezza alimentare; Sicurezza energetica; Liberazione di tutti i prigionieri e deportati; Attuazione della Carta delle Nazioni Unite e ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina e dell’ordine mondiale; Ritiro delle truppe russe e cessazione delle ostilità; ripristinare la giustizia; Anti-ecocidio; Prevenzione dell’escalation; Fissare la fine della guerra”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)