Singolare Festival della Curiosità a Russi (Ravenna), con spettacoli in teatro, conferenze in biblioteca e sfilate per le vie del paese
RUSSI (RA): Festival della Curiosità per le strade del paese
Per curiosità di conoscere sono venuto a Ravenna e per pura casualità sono approdato a Russi dove impazza il simpatico Festival della Curiosità, di questo novembre 2019. Mi ci sono trovato per caso e ne sono rimasto piacevolmente impigliato per la curiosità di vedere e di conoscere aspetti inaspettati delle conoscenze e dello spettacolo.
Qualcuno mi ha fatto notare che “in milioni hanno visto da sempre una mela cadere, ma Newton è stato quello che si è chiesto perché”. E ne formulò la legge della gravitazione universale, nientemeno! Quindi onore alla curiosità, che è un atteggiamento positivo e creativo della mente ed onore alla Amministrazione Comunale di Russi che ha avuto la brillante idea di crederci ed organizzare un festival su questa tematica. Nel senso comune la curiosità è stata sempre bistrattata ed attribuita come difetto da donnetta pettegola. Mentre i bambini sono un esempio di curiosità insaziabile con la loro ininterrotta valanga di domande, che spesso imbarazzano (o annoiano ) i grandi che non riescono a tener testa alla loro sete di conoscenza.
Russi è un vivace ed operoso paesotto della periferia ravennate, che vive di una fiorente agricoltura frutticola e di un tessuto di piccole e medie industrie ad alta tecnologia e specializzazione che danno agiatezza al territorio. L’agiatezza potrebbe portare all’autocompiacimento ed alla paciosità culturale. Ed invece una giovane giunta progressista, guidata dalla Sindaca Valentina Palli, ti va a solleticare l’irrequietezza che alberga in ognuno di noi e ti organizza un festival culturale, vissuto tra biblioteca e teatro e dove – per una volta – non si parla né si coinvolge il settore enogastronomico, che in queste occasioni tende sempre ad intrufolarsi.
Per una volta, bando a generose bevute e a solenni mangiate, condite da brindisi vari, per concentrarsi su un sano divertimento mentale e spirituale, facendo sfilare teologi poco ortodossi come Vito Mancuso, e attrici abili e più che navigate come Chiara Guidi; coinvolgendo l’entusiasmo di ragazzi diversamente abili e l’inventiva di musicisti improvvisati, fantasiosi e curiosi di sperimentare suoni e ritmi da strumenti inusuali ed “improbabili”.
Venerdì sera la manifestazione è stata aperta nel grazioso Teatro Comunale, con una densa e stimolante riflessione di Vito Mancuso dal titolo: Madre Notte. Il teologo dialogando con i presenti ha fatto notare che dalla notte buia dei tempi siamo venuti e nella buia notte del tempo ritorneremo. E attorno a questo Viaggio, intessuto di tenebre e di Luce, si snoda il mistero della nostra vita e quella del genere umano. E forse, dell’intero Universo. È una curiosità più che legittima quella che ci anima ad indagare su questo filone inesauribile…
Sabato nel salone della Biblioteca Comunale (ricavata in un ex macello) la cesenate Chiara Guidi ha tenuto una vibrata e vibrante lettura drammatizzata sulle curiosità che i vari timbri e toni della sua voce hanno suscitato in lei nel corso dei decenni di palcoscenico. Vedere questa donna mite e minuta cavare ora una voce cavernosa e possente ora una vocina flebile e suadente, è stata una emozione al pari o più grande di quella che si prova dalla rappresentazione di un’opera teatrale completa. La Guidi ha condensato le sue riflessioni in un libro pubblicato dall’editore Nottetempo, dal titolo “La voce in una foresta di immagini invisibili”. Merito dell’Autrice è quello di non aver parlato di tecnica fonatoria ma dei sentimenti e delle immagini che la voce suscita in lei. E che lei è stata capace di far vivere anche agli spettatori.
La serata di sabato 16 novembre si è conclusa in bellezza al Teatro Comunale con la rappresentazione di “Dance on the Tree”, che è la drammatizzazione per le scene della storia vera di una ragazza americana, Julia Hill detta Butterflay, che per due anni visse sulla cima di un albero secolare, per combattere il disboscamento dissennato. Butterflay è incuriosita e spaventata per come potrebbe diventare un mondo senza alberi e subito, presa consapevolezza, si oppone con tutte le sue forze. Allo stesso modo, con tutte le loro forze e con tutto il loro consapevole entusiasmo, si impegnano i giovani attori in scena, preparati per la regia di Valeria Nasci. Lo spettacolo è stato accompagnato da musica dal vivo eseguita da Fabio Mina (Flauto, duduk, danmo) e Marco Zanotti (Percussioni, kamalen’goni, kalimba), che hanno profuso perizia ed entusiasmo durante tutta la durata scenica.
Domenica gran finale con la Parata dei curiosi per le vie del paese nella mattinata piovosa e pomeriggio spettacoli di curiosità tecnologiche varie nei saloni della Biblioteca comunale.
La Sindaca Palli, coadiuvata dalla sua Vice Anna Grazia Bagnoli ( con delega alla cultura) si è spesa parecchio per la buona riuscita della rassegna “che nasce – come lei stessa afferma – da un incontro, dalla volontà di cucire rapporti e tessere relazioni, dalla capacità di tante menti diverse di sedersi insieme e di trovare un punto in comune.”
A
uguriamo a questa singolare ed originale manifestazione uno sviluppo vieppiù maggiore ed un crescendo di pubblico sempre più curioso di curiosità. Lo meritano sia l’argomento sia l’entusiasmo degli organizzatori.
Carmelo TOSCANO
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