Rubano la panca di fronte alla tomba del figlio: il padre denuncia il furto con una diretta Facebook che diventa subito virale.
span style="color: #00000a;">Il cimitero monumentale di Catania è diventato un luogo di razzia. Pietro Crisafulli, padre di Mimmo un giovane venticinquenne morto in un grave incidente stradale, nel marzo 2017, non ha più trovato la panchina di fronte alla tomba del figlio. Deluso dalla mancanza di rispetto e dai continui furti, ha deciso di utilizzare una diretta video su Facebook. Diventato subito virale, documenta la situazione all’interno del cimitero. Per evitare che altre sedie e panche spariscano, si è costretti a incatenarle tra di loro.
Tanto è stato il dispiacere quando Pietro Crisafulli non ha più trovato la panchina di fronte alla tomba del figlio. I furti all’interno del camposanto di Catania si susseguono uno dopo l’altro. Spariscono sedie, panchine, fiori, crocifissi, persino i rubinetti del bagno. Pietro ha deciso pertanto di documentare la triste situazione, che turba la pace dei cari sepolti e spazientisce i loro familiari. Con il cellulare ha fatto un reportage all’interno del cimitero e ha postato il video su Facebook. l filmato è diventato virale in pochissimi minuti, con migliaia di visualizzazioni e centinaia di condivisioni su Facebook. Lo sdegno per il così poco rispetto nei confronti del luogo sacro si è diffuso a macchia d’olio.
Pietro Crisafulli, presidente dell’associazione Sicilia Risvegli Onlus, non riesce a trattenere la rabbia e l’amarezza per il furto. Nel video si esprime così: “Dei vermi schifosi hanno tagliato la catena e hanno portato via una panca molto grande in plastica dove sedevamo io e la mia famiglia“. Infatti, visti i continui furti non puniti all’interno del camposanto, molte persone sono state costrette a legare e incatenare le sedie e le panchine di fronte alle tombe dei propri defunti. Eppure neanche questo stratagemma ha fermato i ladri. “È vergognoso che i nostri cari non possano riposare in pace, non è possibile accettare tutto ciò. Vergogna“, accorato è il commento di Pietro che chiede di condividere il video lanciando anche un appello a Salvo Pogliese sindaco di Catania, e ha sporto denuncia.
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