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Roma-Sampdoria, Spalletti: “Dobbiamo essere più corti e compatti, Florenzi sa far tutto”

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AS ROMA – Alle 14:15 si è tenuta la conferenza stampa di mister Spalletti. Come di consueto il tecnico ha incontrato i cronisti nella conferenza stampa della vigilia di Roma-Sampdoria, match valevole per il terzo turno di Serie A. La gara si disputerà domani alle ore 15 allo Stadio Olimpico. Queste le dichiarazioni dell’allenatore:

“Partirei dalla situazione degli ultimi giorni. Ringrazio tutti dei messaggi che mi avete mandato e anche dei pensieri che ho ricevuto. Quello che è successo mi spinge ad avere più attenzione a coloro che sono malati di cancro. Rüdiger, Nura e Mario Rui sono indisponibili, Vermaelen va testato oggi mentre De Rossi e Perotti sono a posto”.

Come ha trovato la squadra dopo la sosta?
“Non ci sono stato, non li ho ancora visti, non ci ho rilavorato. I miei collaboratori li hanno trovati bene. È chiaro che tra viaggi e partite qualche fatica l’hanno fatta. Gli allenamenti dopo le trasferte delle nazionali servono a questo. Sarà importante il messaggio che si lascia oggi, la valutazione sarà sul precedente lavoro svolto individualmente. Erano dispiaciuti per l’ultimo risultato ma sanno benissimo quello che è il resistere che bisogna avere per arrivare a delle vittorie. Le vittorie arrivano con l’opposizione a momenti in cui le cose non vanno bene e non ho dubbi per la conoscenza che ho di questi calciatori”.

Lo scorso anno ha seguito l’Empoli. Il suo rapporto con Giampaolo?
“Con Giampaolo è facile avere rapporto, perché è persona di grandi valori umani e calcistici. Riesce a plasmare la squadra dandole il suo modo di vedere il calcio che è un modo moderno, che passa attraverso delle misure da dare alla squadra. Basta vederli giocare e si vede che c’è la sua mano. Si vede che ci ha già messo qualcosa di suo, in più. Io e lui siamo amici”.

La partita è attraente sotto il profilo delle caratteristiche di gioco. È riproponibile la presenza di due terzini che spingono tanto?
“Secondo me è abbastanza facile il discorso. Cerco di fare una sintesi. Se Florenzi può rifare il terzino? Si tratta sempre di quello che ho detto prima parlando di Giampaolo. Noi abbiamo perso un po’ la nostra distanza di squadra. Se riesci ad essere compatto e corto c’è un modo di ragionare diverso. Florenzi può fare benissimo il terzino ma è chiaro che quando fai una scelta del genere la squadra deve comandare il gioco. Noi dobbiamo giocare in attacco e tenere la palla il più possibile nell’altra metà campo. Le distanze di squadra sono un altro tema fondamentale. Mentre per larghezza non lo puoi stringere perché il campo rimane sempre di 60 metri, per lunghezza tu da 110 lo puoi portare a 55, soprattutto ad inizio azione puoi reggere la squadra corta. Le misure della squadra sono fondamentali”.

Baldissoni sulla vicenda stadio ha detto che si sta valutando la possibilità di lasciare l’Olimpico…
La penso esattamente come lui. Questa è una questione che riguarda soprattutto la società. Un Olimpico vuoto è dannoso per la squadra: ti rafforza meno e ti toglie più. I meno e i più sono quei segnetti che nelle azioni si mettono per segnalare se hai fatto bene o se hai fatto male. È un dato di fatto, per la società è un tema caldo e se verrò interpellato dirò la mia ma la penso come Baldissoni”.

Comincia un ciclo di partite molto intenso. Su Pjanic è stato detto che deve smaltire i carichi di lavoro della Juve…
“Non so come si allenano, io so come lavoriamo qui. Ora si metteranno le telecamere anche a Trigoria? Ti colleghi su Roma Tv e si vede 24 ore su 24 quello che si fa. Non so cosa fa Allegri, conosciamo il nostro lavoro che facciamo con coerenza e professionalità. Non lo so come lavora la Roma nei loro confronti. Si fa un po’ di forza, resistenza, corsa, pallone, calci da fermo, attacchi sull’inizio dell’azione, difesa bassa, palla sopra quando gli altri si chiudono, rimesse laterali. C’è libertà di parola”.

L’essere eccessivamente eclettico può limitare la crescita di Florenzi?
“Si può dire anche che è bravo da tutte le parti, sa far tutto. Va valutato anche nei confronti del resto della squadra proprio perché ha questa duttilità: deve fare tutto bene. In previsione della struttura di squadra, ora che Rüdiger sta facendo grandi passi in avanti, devo tenerne conto. Dobbiamo riprendere subito le nostre distanze. Florenzi sa creare problemi ai difensori avversari”.

Cosa si aspetta dalla squadra e che valore ha la gara con la Samp?
“Qualsiasi situazione che riguarda la squadra ha valore ai fini del risultato (il modo di guardarsi, di impegnarsi, di fare l’allenamento…). Quello che è importante è essere una squadra più compatta, più corta, più continua nell’esercitare le ricerche che vogliamo proporre. L’anno scorso ci siamo riusciti a far questo ed era visibile. Quando una squadra si allunga così è più difficile perché per riuscire ad aiutare il compagno o ad essere in superiorità devi fare tanti metri, muovere la palla è difficile perché bisogna fare i lanci e non gli spostamenti. Questo sarà il tema di oggi: l’analisi della storia di quest’anno in confronto con quello che invece sviluppavamo l’anno scorso. Ci son o già delle partite da cui questo è evidente, non si può buttare la palla e basta, bisogna manovrare perché la nostra qualità ci impone questo. Se vogliono pressarti ti pressano perché ci mettono forza per riempire la partita, tu invece metti molta qualità (al 60% ma poi devi aggiungere altre cose). Se ci pressano è un vantaggio perché ci rimane più spazio dietro la loro linea difensiva, dobbiamo uscire ed andare ad occupare quello spazio là e non l’abbiamo fatto. Se non lo facciamo non siamo giocatori da Roma. L’ultimo pezzo della partita ha evidenziato questo: lo scorso anno giocavamo la palla, si iniziava la manovra da dietro, ora si è rifatto come quando sono arrivato, non si inizia l’azione o si perde la palla in questo tentativo. Quello che mi dà più fastidio è che spesso abbiamo rinunciato e non mi garba”.

Probabile formazione (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Bruno Peres; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Salah, Dzeko, Perotti.
Ballottaggi: De Rossi-Paredes, Dzeko-El Shaarawy
In dubbio: De Rossi.
Indisponibili: Rüdiger, Mario Rui, Vermaelen.
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno

C

laudia Demenica

 

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