16 C
Castellammare di Stabia

Roma-Sampdoria, Di Francesco: “Spero Dzeko rimanga, finché ce l’ho lo faccio giocare ma devo valutare l’aspetto mentale. DDR, Elsha e Perotti convocati”

LEGGI ANCHE

NOTIZIE AS ROMA – La Roma non vince da sei gare consecutive ed ora si trova a quota -5 dalla Lazio e a -2 dell’Inter dell’ex Spalletti. Inutile, alla luce di questi dati, stare a spiegare quanto possa essere fondamentale la seconda sfida in ordine cronologico contro la Sampdoria (questa volta da disputarsi all’Olimpico domani sera). Il treno Champions League è troppo importante per potersi presentare in ritardo al binario giusto e le voci di mercato sono fantasmi da scacciare via. Dzeko non sembra convinto dalla destinazione londinese per una serie di motivi ed il tempo stringe. Più trascorrono i minuti senza novità e più risulta difficile immaginare che il centravanti possa lasciare Trigoria. Di Francesco ha provato a far chiarezza alla vigilia di questa importante sfida con queste parole:

Qual è la situazione acciaccati?
“Per chi ha giocato le 2 partite è stato preferito il recupero al lavoro. De Rossi lo valuteremo oggi, ieri ha aumentato i carichi di lavoro, oggi giocherà con la palla e potrebbe giocare dall’inizio, vedremo. Perotti ed El Shaarawy sono entrambi recuperati”.

Cosa vorrebbe vedere domani?
“Dobbiamo far gol. Per quello che abbiamo creato mettendo i giocatori nella possibilità di far gol non possiamo segnare così poco. È un periodo in cui qualche gol lo prendiamo e ne facciamo pochi. È il momento giusto per tornare a segnare di più”.

Sul ruolo di Nainggolan?
“Nainggolan l’altro giorno ha avuto un paio di occasioni importanti per fare gol. È un momento in cui deve sfruttare meglio le sue potenzialità. È molto bravo quando lavora tra le linee sia da intermedio che come esterno”.

Under, Defrel, Schick. Chi le dà più garanzie?
“Nessuno dei 3, forse più Schick. Ho parlato sempre di testa, è entrato da esterno destro e l’ha fatto benissimo entrando con la testa e l’atteggiamento giusto e facendo ciò che io gli chiedo”.

È ancora libero di scegliere la formazione?
“Totale libertà al di là della trattativa e che è in corso. Li farò giocare se lo riterrò necessario”.

Sul terzino sinistro, si potrà vedere Palmieri? Kolarov sembra un po’ stanco…
“Il mercato non dorme mai, vedremo se mettere qualcosa a destra o a sinistra. A destra possibilità di cambiare ne abbiamo poche. Kolarov è stato meno brillante dal punto di vista della lucidità, non da quello della corsa. Dobbiamo andare a concretizzare la mole di gioco che produciamo. Questa è la mia attuale preoccupazione più che su Kolarov”.

La rosa è meno profonda di ciò che si aspettava all’inizio? Perché tutti questi infortuni?
“Il problema più grande è quando si fanno male in tanti tutti insieme. Fino a quando c’è stato grande turnover la squadra ha fatto meglio, adesso che ne avuti meno abbiamo fatto meno risultati. Poi questo è un momento particolare in cui c’è il mercato di mezzo e questo ti fa scegliere i giocatori non dal punto di vista fisico ma anche mentale”.

Si va incontro al record negativo di presenze stagionali all’Olimpico…Si aspettava che ci potesse essere la trattativa per un big a gennaio?
“Non conoscevo la situazione delle casse, ne sono venuto a conoscenza adesso. Ho visto grande sostegno da parte del pubblico e della Curva contro l’Atalanta, mi aspetto la stessa cosa anche domani a prescindere dalle presenze”.

Da allenatore ha avuto voce in capitolo sul capitolo cessioni?
“Ho chiesto Messi ma mi hanno detto che non è possibile… Non credo che la Roma o io ci volessimo privare di alcuni giocatori importanti. Ci sono delle considerazioni da fare, le risposte più adeguate non le devo dare io. Dzeko ce l’ho ancora a disposizione e lo utilizzerò fin quando sarà qui. Mi auguro che resti ancora per tanto tempo. Mi è stato fatto un discorso, o accetti o te ne vai a casa”.

Diretta testuale di Claudia Demenica Copyright vivicentro common

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare