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Roma-Lazio: Spalletti: “Il secondo posto è la porta per il paradiso. Ci faremo trovare pronti alle 12,30”

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OTIZIE AS ROMA – Domani alle 12, 30 si giocherà il quarto derby di questa stagione 2016/2017. Il bilancio, se è positivo numericamente per gli uomini di Spalletti (che finora ne hanno vinti due su tre), sorride alla squadra biancoceleste (che ha vinto quello decisivo di andata in Coppa Italia, vanificando la vittoria dei dirimpettai per 3-2 del ritorno). Solo il pareggio di ieri sera tra Juventus ed Atalanta potrebbe dare un po’ di brio a questa stracittadina, con una Lazio che ha ormai pochissimo da chiedere alle cinque gare che ci separano dalla fine e con una Roma che proverà a rosicchiare qualche punto alla capolista essendo ben consapevole che il capitolo scudetto sia ormai da archiviare al di là delle speranze eccessivamente ottimistiche. Come di consueto, Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti che si sono ritrovati nella sala stampa del Fulvio Bernardini alle ore 15. Queste le sue parole:

Quali sono le sue emozioni alla vigilia di questa partita se messa a confronto con il primo derby di 12 anni fa?
“Le emozioni sono state molte ogni qual volta ho giocato il derby, che è una cosa bella da giocare e da vivere e poi a me piace emozionarmi. Anzi, secondo me ho a che fare con una squadra che si emoziona. Attraverso l’emozione si prendono forme diverse, si riesce a comunicare diversamente dalle parole”.

Negli ultimi 2 derby la Lazio è stata raccolta nella sua trequarti ed è ripartita. Si aspetta lo stesso atteggiamento?
“Non solo in quelle due partite. Mi sembra che la squadra di Inzaghi abbia ormai questo comportamento consolidato. Inzaghi è stato bravo a mettere insieme tutto: con questo 3-5-2 hanno sostanza in fase difensiva e gli rimane l’imprevedibilità in campo aperto. Basta vedere il calcio che hanno proposto e la classifica che hanno. Probabilmente sarà simile la partita”.

De Rossi è uno che si emoziona. È recuperato?
“Se farà vedere le cose mostrate negli ultimi giorni sarà recuperatissimo ed importante per noi”.

Allegri e Dybala dicono che il campionato non è chiuso. Ci crede? Arrivare a 90 punti e non vincere sarebbe motivo di orgoglio o di frustrazione?
“Continueremo a fare il nostro dovere, ci siamo fatti un bel mazzo in questa stagione quindi non lasceremo nulla di intentato. Poi c’è la valutazione dei punti che ci sono di differenza dalla Juve ma c’è ancora margine per poter recuperare. Cercheremo di fare quello e di volta in volta vedere a che punto siamo. Novanta punti sono tantissimi. L’anno scorso nel girone di ritorno abbiamo fatto 46 punti che sarebbero stati 91 se ci fossi stato dall’inizio. Ma non era la mia squadra. Quest’anno invece ho messo mano a questa squadra e l’ho voluta così compatibilmente a quello che si poteva fare in quel momento. È venuta fuori una bella squadra e riuscire a fare questa quantità di punti è importantissimo. Raggiungere la seconda posizione sarebbe importantissimo perché la Juve ha fatto vedere anche ieri sera di essere tostissima. Arrivare dietro alla squadra in lotta per la Champions significa aver fatto bene. Riuscire ad arrivare secondi è segno che ci abbiamo messo della sostanza dentro. I calciatori hanno lavorato in maniera seria e professionale”.

Lei personalmente lo vive come il suo ultimo derby?
“Abbiamo in mano la chiave del secondo posto in classifica. Non dobbiamo scambiarla con niente e nessuno. Abbiamo tutte le capacità e le qualità per poter aprire quella porta lì che è quella del paradiso”.

È arrivato Monchi. Hai avuto modo di fare programmi con lui?
“Siamo tutti molto attenti a quello che deve essere questo finale di campionato, all’importanza di difendere la seconda posizione in classifica. Ci siamo conosciuti, è una bella persona, un bel professionista messo accanto ad un altro grande professionista cioè il direttore che già avevamo. Sapranno collaborare per il futuro della Roma. Niente ci può disturbare dall’obiettivo del secondo posto. Vogliamo finire al meglio questo campionato”.

El Shaarawy a Pescara ha giocato molto bene, inoltre non è mai stato ammonito. Lei lo vede come una mancanza di grinta? Giocherà domani?
Ogni giocatore ha i suoi punti deboli. Lui ripiega, copre le distanze in pochi secondi. È un calciatore importante per la classifica e per la Roma. Ha fatto bene a Pescara ma la formazione la dirò all’ultimo momento. Mi prenderò tutto il tempo che ho a disposizione per non sbagliare”.

Crede che questo sia l’ultimo derby di Totti da giocatore?
Non lo so: non ho chiesto niente alla società né a lui. Spero di no se lui vuole continuare, ma dal passato che ha, da chi è, da come si chiama, anche se facesse un altro lavoro, se lavorasse in un’altra realtà il derby di Roma sarà sempre un viverlo direttamente. Emotivamente sarà sempre coinvolto e parteciperà da qualsiasi posizione, luogo del mondo”.

In caso di vittoria domani la Roma sarebbe con 4 giornate di anticipo nei preliminari di Champions per il secondo anno di fila. È soddisfatto?
“Sono molto soddisfatto del percorso, degli elementi messi dentro questo percorso. Al di là dei risultati, conta quanto ci siamo impegnati, quanto abbiamo difeso la Roma da ciò che avevamo contro. La Roma non ha mai mollato, è sempre stata lì e lo ha fatto con grande capacità, sicurezza”.

Sul suo contratto? Inzaghi si è lamentato dell’orario della partita, lui ha messo allenamento alle 17. Non teme la stanchezza?
“Sulla lunghezza dei contratti, non ha importanza se sono da rinnovare, se sono da incorniciare bene o no. Contano queste cinque partite. Per quanto riguarda l’orario sono d’accordo con Inzaghi: il derby meriterebbe le luci della ribalta. Le partite in notturna hanno un altro sapore. L’allenamento si fa alle 17 perché è meglio in funzione della tipologia di allenamento: dobbiamo mettere a puntino la tattica, bisogna parlare dell’equilibrio in alcuni momenti della partita. Giocare alle 12,30 non ci darà nessun disturbo, noi ci faremo trovar pronti domani”.

Diretta testuale di Claudia Demenica copyright-vivicentro


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