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Roma-Lazio, Spalletti: “la Curva Sud risucchierà il pallone in porta, ma noi dobbiamo fare un passo”

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OTIZIE AS ROMA – Ci siamo: la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia contro i “dirimpettai” biancocelesti si giocherà domani alle 20:45 in un Olimpico gremito. Ieri, infatti, sono terminati i lavori di rimozione delle barriere anche in Curva Sud e grazie a questo si va verso il sold out per il settore popolare. Nella notte è apparso anche uno striscione di ringraziamento rivolto a Luca Lotti nei pressi del Colosseo: i tifo organizzato ha voluto manifestare la propria riconoscenza al ministro dello sport, grazie al quale termina nel modo auspicato una battaglia portata aventi con coerenza e civiltà per tutta la stagione dai tifosi più caldi della squadra giallorossa.
Sul campo, ci sarà un risultato pesante da ribaltare. Il 2-0 dell’andata costringe gli uomini di Spalletti a vincere la gara di domani con 3 gol senza subirne alcuno e non sarà certamente un’impresa semplice. L’avversario è in una condizione smagliante: sabato ha vinto in rimonta contro il Sassuolo con il risultato di 2-1 e grazie al pareggio di ieri tra Napoli e Juventus, la Lazio si è portata a soli 4 punti dal terzo posto occupato dai partenopei. Come di consueto, il tecnico toscano ha risposto alle domande dei cronisti presenti nella sala stampa del Fulvio Bernardini alla viglia di questa sfida. Ecco le sue dichiarazioni:

Già con il Lione la squadra partiva da una situazione di svantaggio. Questa esperienza può aiutare?
“Se si vanno a vedere i numeri si vede che la Roma ha una sua coerenza nel provare a vincere le partite, deve ripetere ciò che ha fatto fino a questo momento qui, quello è il modo giusto”.

Dopo un anno e mezzo circa torna la Curva Sud. Quanto può incidere?
“Molto. Ma noi dobbiamo creare le condizioni per essere determinanti con un modo di stare in campo al quale loro parteciperanno. Secondo me dalla voglia che hanno potranno esprimere tanto lo stesso, ma noi dobbiamo fare un passo affinché loro risucchino la palla in porta”.

Il pareggio tra Napoli e Juve è il risultato migliore per la Roma. La rinnovata ambizione in campionato come incide sulla gara di domani?
“Ogni tanto voi ci ricordate i dati del campionato e se non sbaglio da questi dati emerge che nel girone di ritorno la Roma ha fatto più punti di tutti, anche dell’Inter che ne ha fatti tantissimi. La partita di domani è la ciliegina sulla torta, perché sia noi che i nostri avversari ci siamo costruiti la possibilità di un futuro importante. È una questione che avrà un tempo lungo per mettere dentro considerazioni su quello che è stato fatto come lavoro dai miei calciatori. Ora quella fondamentale è questa e dobbiamo tentare di metterci una ciliegina, noi e i nostri avversari. Anche loro hanno fatto un lavoro importante, sono a 4 punti dal Napoli”.

De Rossi è ai box. Alcune caratteristiche di Paredes come il tiro da fuori potrebbero essere un valore aggiunto?
“Quella del tiro da fuori può essere una qualità importante. Immagino di trovare una difesa chiusa e il tiro da fuori diventa un’arma importante, che ha anche Nainggolan. Lui è uno che quando lascia andare, lascia andare roba pesante. Anche Strootman ha tiro da fuori, lo stesso Grenier dà il classico schiaffo alla palla per farle cambiare traiettoria sulle punizioni. Valuteremo Daniele, ma siamo nelle condizioni per scegliere bene”.

Dopo la partita di domani si saprà di più sul suo futuro?
“Sì, dopo la partita di domani se ne può parlare. La partita di domani è importante e i miei calciatori lo sanno bene. Le attenzioni debbono andare tutte in questa direzione, il mio intento era quello. L’intento è quello di mettere la ciliegina su una torta gustosissima”.

Bisogna fare meglio di quanto fatto contro il Lione?
“Visto che non siamo passati servirà qualcosa di più. Lì sono state fatte molte cose bene: l’intensità, l’equilibrio a cui dobbiamo fare attenzione nel momento di perdita di palla per non prendere le ripartenze dei nostri avversari che hanno corsa negli uomini davanti. Bisogna avere uomini intorno alla palla che una volta persa, siano in grado di soffocare le ripartenze avversarie. Noi abbiamo la forza, la struttura mentale per poter forzare questa partita ma allo stesso tempo non cadere nei tranelli di una gara come il derby”.

Contro il Lione disse che c’era il 60% di possibilità di ribaltare il risultato. Oggi che percentuale dà?
Questa volta hanno vantaggio loro, sono stati più bravi e sono in vantaggio. Io, però, sto con la mia squadra sempre. Siamo convinti della possibilità di passare il turno”.

La scelta dell’arbitro Rizzoli la soddisfa? L’atteggiamento tattico degli avversari?
Penso che l’atteggiamento sarà simile a quello dell’andata ma saremo pronti anche se avessero organizzato qualcosa di differente: la voglia di portare a casa questa partita è più forte di tutto. Pronti a tutto sempre in questi 95 minuti. Penso che la nostra categoria arbitrale sia una delle migliori, mi va bene qualsiasi sia stato scelto. Quello che spero è di riuscire ad aver un tempo effettivo che sia vicino alla media delle gare che si giocano normalmente. Alcune si giocano in 50 minuti di tempo effettivo, altre in 60, dieci minuti possono essere fondamentali, ma poi sono tranquillissimo perché abbiamo direttori di gara di assoluta qualità che sanno dell’importanza della partita”.

Quando lei dice che resta solo se vince lo fa per motivare, ma non pensa che possa essere un elemento di disturbo per lo spogliatoio?
“Guardi, io non tiro a campare… tiro a vivere, quindi so quello che dico sempre. Questa è una partita importante per tutti ma fortunatamente dopo questa partita ci sarà una storia altrettanto bella per la storia che si sono costruite queste due squadre. De fatto del contratto se ne è parlato già troppo. Si va dritti fino a fine campionato. Debbo motivare i calciatori per le partite che gioco al momento, non per quelle dopo. Prima del derby dovevo determinare un’attenzione sull’Empoli,  ora invece sapendo che i miei calciatori mi vogliono bene, sono convinto che faranno di tutto per determinare questa possibilità”.

Sabatini ha detto che lei merita di vincere con la Roma e che è l’unico che può farlo…
“Sabatini mi ha fatto sentire un allenatore importante, siamo in sintonia e siamo amici. Quello che diventa fondamentale è la partita di domani sera. Di allenatori e calciatori ce ne sono tanti bravi, è importante la qualità che riesci a far nascere, il cammino che riesci a determinare ma questo non dipende mai da una persona sola”.

Fazio come sta? Le difficoltà dell’ultimo periodo possono orientarla verso altre scelte?
“Abbiamo una rosa che ci ha portato a fare questi numeri, non è che la Roma dipenda dai numeri di un calciatore solo anche se a Dzeko vanno fatti i complimenti. Possiamo giocare anche a 4, valuteremo”.

La settimana scorsa ha detto che quando la palla andrà fuori rivolgerà lo sguardo alla curva. Quando invece sarà dentro, verso quale settore del campo volgerà gli occhi?
“Si guarda sempre la squadra, al posizionamento per trovare una soluzione agli sviluppi del gioco. Io sono convinto che anche i giocatori si volteranno a guardare la Curva Sud. Molti di questi calciatori non sanno cosa può essere il loro sostegno. Saremo in tanti a girarci verso la Curva”.

Diretta testuale di Claudia Demenica


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