Roma. Smantellata dalla Guardia di finanza una piccola organizzazione criminale finalizzata allo spaccio di stupefacenti. 4 custodie cautelari.
Dietro richiesta della DDA capitolina, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere oltre ad 1 ai domiciliari, emesse dal GIP del locale tribunale.
I provvedimenti di custodia in carcere sono rivolti a Corina Marco classe ’52, Gauzzi Marcello classe ’62 e Urpi Valentino classe ’89. I suddetti avevano messo in piedi una delle tante piccole ma efficienti organizzazioni, finalizzate allo spaccio di cocaina nella capitale.
I
n particolare nel quartiere Boccea, dove le trattative si svolgevano in un bar del quartiere e le vendite avvenivano in modalità “drive in”, presso la residenza di Corina o Gauzzi, senza che il cliente dovesse scendere dall’auto o dallo scooter, riducendo i tempi di consegna e la relativa visibilità dello scambio, per destare meno sospetti possibile.
L’operazione testimonia l’efficacia dell’azione della Guardia di finanza e della Procura della Repubblica a Roma, anche se siamo purtroppo convinti, che in mancanza di una diversa regolamentazione in materia di stupefacenti, altrettanto efficaci e rapidi, saranno stati i vertici delle organizzazioni criminali, nel rimpiazzare questi pusher appena arrestati e che i residenti del quartiere non siano rimasti senza cocaina comunque, magari dovendola pagare solo più cara, per qualche giorno.
Forse, dopo decenni di proibizionismo, il cui fallimento è più che conclamato e sotto gli occhi di tutti, anche per rendere anche meno “frustrante” il lavoro infinito delle Forze dell’ordine e portare magari anche soldi nelle casse dello Stato, si potrebbe cominciare persino a pensare di trovare reali soluzioni, sia per quanto attiene il mercato della droga che per quello della prostituzione, impossibili da fermare e di fatto, lasciati dallo Stato, in mano alla criminalità organizzata, con tutto quel che comporta.
Roma. 4 custodie cautelari per spaccio di stupefacenti / Francesca Capretta / Redazione