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Rivivi Storia: Nuova Targa Storica per Veicoli d’Epoca

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In breve: Gli appassionati di veicoli storici in Italia possono ora richiedere la targa storica per le loro auto e moto d’epoca, grazie a una modifica legislativa.
Il costo è di 549 euro per auto e 274,50 euro per moto.
L’emendamento alla legge prevede che i richiedenti possano ottenere le targhe della prima iscrizione al PRA o una targa del periodo storico del veicolo.
La norma richiede un contributo per il rilascio delle targhe e il decreto attuativo è stato adottato dopo tre anni.
Sono specificati i requisiti per veicoli con reimmatricolazioni o senza documentazione.

La Targa Storica per Veicoli d’Epoca: Rivivere il Passato su Quattro Ruote e Due Ruote

Da oggi, gli appassionati di veicoli storici in Italia possono vivere un’esperienza unica di nostalgia su strada, grazie all’introduzione della targa storica per auto e moto d’epoca.
Con un emendamento alla legge del 30 dicembre 2020, n. 178, è stata aperta la possibilità di richiedere e ottenere la targa e il libretto dell’epoca, consentendo ai proprietari di veicoli di tempi passati di rivivere le glorie automobilistiche e motociclistiche di un tempo ormai trascorso.

Attualmente in Italia, oltre mezzo milione di appassionati di veicoli storici autentici nutrono un profondo affetto per le quattro e le due ruote del passato.
La notizia che spicca è che questa passione ora può essere celebrata ufficialmente grazie a un pagamento di 549 euro per le auto e 274,50 euro per le moto.
Questa tassa coprirà il rilascio della tanto desiderata targa storica, che permetterà ai conducenti di immergersi nella tradizione e nello stile dei decenni passati.

L’emendamento all’articolo 93 del codice della strada stabilisce chiaramente le condizioni in cui è possibile richiedere questa targa speciale.
Nel caso di nuove immatricolazioni di veicoli che erano stati precedentemente iscritti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e successivamente cancellati d’ufficio o su richiesta del proprietario, ora il richiedente può optare per ottenere le targhe corrispondenti alla prima iscrizione al PRA oppure le targhe del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo.
In entrambi i casi, le targhe risulteranno conformi alla grafica originale dell’epoca.

Tuttavia, è importante notare che il rilascio della targa storica è soggetto al pagamento del contributo di cui sopra, che rappresenta un introito per l’erario.
Questa novità è stata resa possibile grazie all’impulso del Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, che ha spinto per l’adozione del decreto attuativo dopo un periodo di stallo durato tre anni.

Per quanto riguarda i dettagli pratici, i veicoli circolanti che hanno subito una reimmatricolazione a causa di smarrimento, deterioramento, distruzione o furto delle targhe, possono presentare un’istanza di nuova reimmatricolazione presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione.
In questi casi, non è richiesta alcuna documentazione aggiuntiva oltre all’istanza stessa.
Una volta completata l’istruttoria e ottenuta l’approvazione, verrà rilasciato il documento unico insieme alla targa storica.

Nel caso di veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta, inclusi quelli che non sono stati radiati dall’ANV (Archivio Nazionale Veicoli) e dal PRA e che sono privi di documenti di circolazione e certificato di proprietà, è necessario presentare un’istanza di nuova immatricolazione.
Questa istanza deve essere accompagnata dal titolo di proprietà, dal certificato di rilevanza storica e collezionistica e da un certificato che attesti l’esito positivo della verifica tecnica.
La richiesta può essere accolta solo se il veicolo è presente negli archivi informatici del CED (Centro Elaborazione Dati) o nei registri del PRA, sia in formato digitale che cartaceo.

In conclusione, l’introduzione della targa storica rappresenta una nuova opportunità per gli appassionati di veicoli d’epoca di celebrare il passato automobilistico e motociclistico del nostro paese. Questa iniziativa, resa possibile grazie all’emendamento alla legge e al decreto attuativo, promette di risvegliare antichi ricordi e di preservare il fascino intramontabile dei veicoli storici per le generazioni future.

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