Una famiglia composta da marito, moglie e figlio di 4 anni, residenti a Camastra piccolo comune di circa duemila abitanti in provincia di Agrigento, appena ritornati dalle vacanze natalizie trascorse fuori paese, si sono ritrovati con la sconvolgente sorpresa che la loro casa popolare, che avevano anche da poco ristrutturato, era stata occupata abusivamente.
Il proprietario dell’abitazione ha tentato vanamente di entrare, ma ha dovuto costatare che chi era all’interno non sarebbe uscito. Sicché ha presentato una denuncia a Carabinieri contro gli occupanti della casa, i quali tuttavia, al momento restano al loro posto e pertanto la famiglia rimasta fuori non ha nel frangente la possibilità di rientrare nella propria abitazione e nemmeno di recuperare gli effetti personali, vestiario e altro che si trovano all’interno della (giova ripetere ancora) propria casa, dovendo adesso attendere non solo i tempi della Giustizia ma anche l’efficacia fattiva di una eventuale provvedimento di sfratto nonché farsi carico di spese e quant’altro. L’intero nucleo familiare è in atto ospitato in casa di amici.
Ancora una volta un caso di appropriazione abusiva di case altrui, argomento del quale si è iniziato ad accennare nel dibattito pubblico solo negli ultimi mesi in qualche programma televisivo d’inchiesta e approfondimento, quale in particolare “Fuori dal coro” su Rete4, trasmissione condotta dal giornalista Mario Giordano.
In genere le situazioni come quella sopra descritta le si immagina che accadano solo nelle grandi città specialmente del centro e nord Italia. Invece questa volta è successo in Sicilia ed in un piccolo comune di provincia.
L
’OPINIONE
Non appare peregrino ritenere che quanto emerso dal fatto sopra narrato, analogo a molti casi nella Nazione, sia anche la conseguenza (come notoriamente per tanto altro in questa Penisola) di leggi proposte ed emanate da decenni (rispettivamente da Governi e Parlamenti, sia di centrodestra che di centrosinistra, oppure da “grandi coalizioni” come quella in atto) in modo di tutta evidenza generico, approssimativo, confuso, affastellato e, forse, pure deliberatamente tale. Nella fattispecie: sia per i casi di indispensabile e urgente assegnazione di nuove case; che per quelli inerenti la tutela del sacro diritto della proprietà tanto più se abitazione.
Il fine dissimulato (ma neanche ormai tanto se si osserva la regnante sparsa vanagloria e magniloquenza) appare quello di porre i cittadini gli uni contro gli altri in ogni aspetto del vivere civile, allo scopo di tenerli divisi il più possibile, così che le persone siano meglio pascolabili e usabili dall’annoso trasversale (eticamente ammalato in forma visibile) sistematico sistema pubblico-politico, dagli scranni più alti fino all’ultimo sgabello, da destra a sinistra, sia di uomini che donne.
D’altraparte, con l’ultima manovra finanziaria è stato istituito un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro per il 2022 in favore dei proprietari di immobili residenziali non utilizzabili in quanto occupati abusivamente. Lo prevede un emendamento riformulato, approvato dalla commissione Bilancio del Senato. Secondo la norma, le modalità di attuazione saranno dettate con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con quello della Giustizia e con quello dell’Economia, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio.
Ovverosia, una legge che implicitamente potrebbe finire con il legittimare ulteriormente l’illecita occupazione abusiva di case di proprietà altrui, tanto c’è l’indennizzo per il locatore.
Presumibilmente una tal norma per chi ha affittato una casa e non riesce a riscuotere il mensile potrebbe essere un temporaneo “ristoro”, ma non certo per chi, come il caso sopra esplicitato, si ritrova con la propria abitazione occupata e gli effetti personali, mobilio, vestiti, ecc. in mano degli abusivi occupanti.
(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)
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