I Carabinieri di Trieste hanno arrestato, un 30enne macedone dimorante in città, e denunciato il suo complice, mentre ritornano dalla Slovenia
Ritornano dalla Slovenia con droga, trovano i Carabinieri ad attenderli
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el pomeriggio di martedì 30 giugno, i Carabinieri di Trieste hanno arresto un 30enne macedone dimorante in città, nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e denunciato il suo complice, un 36nne originario del Libano.
Più in particolare i militari, durante un mirato servizio di retro-valico per il controllo delle aree a ridosso del confine, finalizzato anche al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, hanno scorto un ragazzo giungere a piedi da oltreconfine, che veniva poi raggiunto da un secondo uomo a bordo di una moto.
A questo punto il movimento sospetto: il ragazzo a piedi ha infatti infilato, nel vano sotto la sella, una busta, ripartendo insieme al suo amico in direzione del centro di Trieste.
I Carabinieri hanno quindi atteso il momento più opportuno per riuscire a fermare il motociclo con a bordo quelle due persone, procedendo al loro immediato controllo.
Sotto la sella è stata accertata l’effettiva presenza della busta notata in precedenza ed il suo contenuto è risultato essere di 110 grammi circa di marijuana.
Visti gli elementi, i militari hanno esteso la perquisizione alle abitazioni, rinvenendo in casa della persona giunta a piedi dalla Slovenia, identificata nel 30enne macedone, altri 30 grammi della medesima sostanza, due piantine di cannabis con infiorescenze, un bilancino di precisione e materiale vario da taglio e confezionamento. Costui, già noto per altre analoghi episodi, è stato pertanto arrestato, rimanendo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la sua abitazione, secondo le prescrizioni del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Trieste, immediatamente informato, mentre il suo amico, il 36enne libanese, è stato denunciato in stato di libertà per il concorso materiale dato al suo complice.
Il 2 luglio il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri.
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