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iparte la rubrica la Vespa Rosa con l’intervista a Katia Donnarumma una delle tante tifose della Juve Stabia che gremiscono le scalee dello stadio Romeo Menti che per l’occasione si sofferma sulla lotta alla violenza di genere.
Katia, lo ricordiamo ha partecipato anche al concorso la Vespa Rosa edizione 2019-2020 arrivando seconda in classifica dietro la campionessa di nuoto Angela Procida vincitrice di diverse medaglie olimpiche e piazzamenti mondiali sul podio.
Purtroppo tutti ricordano che l’ultimo concorso Vespa Rosa è stato sospeso a causa della pandemia di Covid 19 che ha imposto a tutti compreso noi di rispettare tutte le misure di sicurezza per tutelare la salute.
Katia in occasione della giornata mondiale per la lotta alla violenza sulle donne ha manifestato il suo pensiero:
“Io non voglio le scarpe rosse…
non voglio la panchina come simbolo di una violenza…
non voglio un fiocco al petto come un distintivo…
Una giustizia che non mi faccia trattenere alla gola la voglia di urlare al mondo ciò che mi è successo.
Che non mi faccia sentire quasi meritevole di quelle molestie.
Che non mi porti a pentirmi di recarmi in un commissariato di P.S. o in una caserma dei carabinieri per denunciare.
Che non mi osservi dalla testa ai piedi, scrutando ogni mio movimento, senza saper cogliere l’imbarazzo e il coraggio che ci vuole a buttar fuori tutto.
Già, non è facile, ogni parola ha il peso di un macigno.
Istanti che ti restano sulla pelle, un gesto e riaffiora la paura, basta un niente per riportarti con la mente verso gli abissi.
Puoi avere anche quarant’anni, ma durante e dopo una violenza diventi una bambina, piccola, indifesa.
Ci vuole tanta sensibilità e tanto sostegno.
La giustizia non sempre può frenare, ma può (dovrebbe) accogliere, ascoltare, aiutare…
Il 25 novembre è tutti i giorni.
Perché la donna non è un oggetto e merita rispetto….
Chi ti USA non ti ama,
Chi ti USA non ti merita,
Chi ti USA non ha cuore.”
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