O
ra che la negazione della Pandemia è quantomeno affievolita in molti cominciano a porsi domande sui Vaccini AstraZeneca, Moderna e Pfizer che appaiono essere tra i primi che potranno essere disponibili. Tra i tanti anche noi per cui abbiamo provato a vedere di trovare le risposte per almeno le domande più naturali e semplici che un normale cittadino si pone, ed abbiamo così potuto mettere insieme un quadro abbastanza esaustivo di Domande e Risposte che vi rendiamo disponibile sperando che possa esservi utile per quantomeno schiare un po’ di più le vostre idee e conoscenze nel merito per uci, Buona lettura.
Risposte sui vaccini AstraZeneca, Moderna e Pfizer: quando, come, chi?
Da più di una settimana ormai sembra di assistere ad un’Asta poco tranquillizzante e men che meno piacevole visto che, tra i “concorrenti” alla individuazione, e poi produzione, di un Vaccino valido a fermare la Pandemia scatenata dal Coronavirus, sembra essersi scatenata una gara a “chi offre di più”: 70, no 75, no …… fino all’ultimo rialzo al 95%, il che non sta contribuendo di sicuro ne a tranquillizzare la gente e, men che meno, a fornire loro risposte alle più che logiche e semplici domande che si pongono per cui proviamo a far ordine e a fornire qualche risposta.
Nel terzo annuncio al rialzo che si è avuto in altrettante settimane dobbiamo annotare che:
- AstraZeneca ha rivelato lunedì che, negli studi clinici, il suo vaccino sviluppato dall’Università di Oxford, è efficace fino al 90%.
- Pfizer e il suo partner tedesco, BioNTech e Moderna, hanno entrambi segnalato vaccini che sono efficaci al 95% negli studi.
e che tutti e tre hanno affermato che cercheranno l’autorizzazione normativa per offrire i loro vaccini a milioni di persone. Bene, ed allora proviamo a vedere ora lo scenario che si aprirà ponendo(ci) delle Domande e a dando(cene) Risposta sperando di cominciare così a fare più chiarezza.
DOMANDA: Cosa succederà dopo?
RISPOSTA:
La FDA americana, ad esempio, durante le emergenze di salute pubblica ha l’autorità che consegue dalle stesse e quindi può rilasciare approvazioni temporanee di prodotti medici per portarli più rapidamente al pubblico visto che questo tipo di autorizzazioni richiede meno dati e può quindi essere effettuata più rapidamente. Ed è quanto sta accadendo.
Da febbraio, la FDA ha utilizzato questo potere per autorizzare centinaia di test sul coronavirus e alcuni trattamenti anche se, è bene ricordare, nella sua storia ha autorizzato un solo vaccino utilizzando questa prassi, e fu nel 2005, contro l’antrace, e in circostanze nettamente diverse.
Alcuni esperti, inizialmente, hanno pertanto espresso riserve sull’utilizzo di quella procedura anche per un vaccino contro il Coronavirus visto che verrebbe somministrato a centinaia di milioni di persone poi però, quando la pandemia ha infuriato ancor più uccidendo migliaia di persone a settimana in ogni città del mondo, quelle critiche si sono attenuate per cui sembra che questo sarà l’iter che seguiranno i vari Vaccini candidati per il Coronavirus.
DOMANDA: Quando potrò vaccinarmi?
RISPOSTA:
La prima determinazione dipenderà dal tuo lavoro, dalla tua età e dalla tua salute .
I vaccini potrebbero iniziare a essere distribuiti già a metà dicembre e somministrati a partire dai gruppi ad alto rischio – circa 200 milioni di persone – che quindi avranno la priorità, secondo linee già chiare e definite da un comitato consultivo dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention – Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) che, in America, sono un importante e serio organismo di controllo sulla sanità pubblica.
Al momento quindi, secondo i funzionari governativi sembra che, se entrambi i vaccini, Pfizer e Moderna, saranno autorizzati, entro la fine dell’anno si dovrebbero avere dosi sufficienti per 20 milioni di persone.
DOMANDA: Quando potrò vaccinarmi?
RISPOSTA:
I criteri esatti che daranno una risposta definitiva alla domanda saranno definiti immediatamente dopo l’autorizzazione di un vaccino, ma i principi generali sono stati discussi per mesi per cui:
- La successione all’accesso alle vaccinazioni sarà basato sul tipo di lavoro che si fa e quindi è probabile che gli operatori sanitari e i primi soccorritori siano tra quelli prioritari.
Seguiranno poi:
- persone che svolgono lavori essenziali, come insegnanti e lavoratori del settore alimentare;
- coloro che sono a maggior rischio a causa della loro età;
- coloro che hanno condizioni di base che aumentano il rischio di malattie gravi.
DOMANDA: Come verranno spediti i vaccini?
RISPOSTA:
- Il vaccino AstraZeneca-Oxford può essere conservato a temperature di refrigerazione fino a 6 mesi, il che renderà molto più facile la distribuzione e la somministrazione in gran parte del mondo.
- Il vaccino Moderna viene conservato congelato a meno 20 gradi Celsius, ma si conserva per un mese a temperature di frigorifero. Ciò potrebbe facilitare la distribuzione a farmacie e zone rurali che non dispongono di congelatori specializzati.
- Ogni fiala del vaccino Pfizer, una volta diluita, contiene cinque dosi. Una volta scongelata, la fiala non diluita può essere conservata in frigorifero per soli cinque giorni.
DOMANDA: Di quante dosi avrò bisogno?
RISPOSTA:
Il vaccino AstraZeneca-Oxford richiede due dosi, ma lo studio ha rilevato che è molto più efficace quando la prima dose è la metà della dose tipica, con la seconda somministrata un mese dopo. Resta da vedere quale dose la società sottoporrà alle autorità di regolamentazione per l’autorizzazione. Comunque:
- Entrambi i vaccini Moderna e Pfizer richiedono anche due dosi.
- Il richiamo della Pfizer verrà somministrato tre settimane dopo il primo;
- Il richiamo della Moderna verrà somministrato quattro settimane dopo.
DOMANDA: Come funzionano i vaccini?
RISPOSTA:
- Il vaccino AstraZeneca-Oxford utilizza un virus innocuo per fornire alle cellule del corpo il codice genetico per la proteina spike per cui queste ne creano una replica e così il sistema immunitario impara a riconoscere il vero virus.
- I Vaccini candidati, Pfizer e Moderna, se approvati, sarebbero i primi vaccini che utilizzano la tecnologia dell’RNA messaggero mai approvati per uso umano dalla Food and Drug Administration.
DOMANDA: Come sono stati fatti i vaccini così velocemente?
RISPOSTA:
Storicamente, i vaccini hanno impiegato anni per svilupparsi. Prima di questi, il vaccino contro la parotite – che ha richiesto quattro anni per svilupparsi – è stato il più veloce ad essere approvato per l’uso negli esseri umani.
Lo sviluppo di vaccini a RNA messaggero, come i candidati Pfizer e Moderna, è stato veloce perché gli scienziati sono stati in grado di iniziare il loro lavoro molto velocemente utilizzando il genoma virale condiviso online come modello.
DOMANDA: I vaccini sono sicuri?
RISPOSTA:
I dati completi sulla sicurezza non sono stati ancora resi disponibili, ma in nessuno dei due studi sono stati segnalati seri problemi di sicurezza.
Il monitoraggio intensivo della sicurezza continuerà dopo che i vaccini inizieranno a essere utilizzati.
Ad ora si conosce solo il profilo degli effetti collaterali del vaccino Pfizer che include: dolore al sito di iniezione, affaticamento, brividi e febbre.
DOMANDA: Come verranno spediti i vaccini?
RISPOSTA:
- Il vaccino AstraZeneca-Oxford può essere conservato a temperature di refrigerazione fino a 6 mesi, il che renderà molto più facile la distribuzione e la somministrazione in gran parte del mondo.
- Il vaccino Moderna viene conservato congelato a meno 20 gradi Celsius, ma si conserva per un mese a temperature di frigorifero. Ciò potrebbe facilitare la distribuzione a farmacie e zone rurali che non dispongono di congelatori specializzati.
- Il vaccino di Pfizer e BioNTech deve essere mantenuto a una temperatura ultrafredda, meno 70 gradi Celsius. L’azienda ha creato i propri refrigeratori tracciati da GPS riempiti di ghiaccio secco per distribuirlo.
DOMANDA: Devo comunque vaccinarmi se ho già il coronavirus?
RISPOSTA:
Al momento gli scienziati non sono ancora in grado di fornire una risposta certa. Stiamo ancora imparando, dicono, quanto dura l’immunità al coronavirus dopo un’infezione o una vaccinazione.
In genere, un’infezione causa un’immunità migliore di un vaccino, ma non sempre: i vaccini per il tetano e il papillomavirus umano, ad esempio, offrono una protezione migliore rispetto al recupero da un’infezione naturale.
Per questo gli studi sul vaccino contro il coronavirus non hanno escluso le persone che erano già state infettate e i dati completi di tali studi potranno aiutare a rivelare come il vaccino si è comportato in quelle persone.
DOMANDA: Quanto costeranno i vaccini?
RISPOSTA:
In genere i Governi delle varie Nazioni hanno già pre-acquistato centinaia di milioni di dosi di vaccino e la promessa è quella di renderle disponibili gratuitamente, e per tutti.
DOMANDA: Avrò ancora bisogno di prendere le distanze socialmente?
RISPOSTA:
Qui la risposta è univoca ed è un grande Sì .
Anche dopo che un vaccino è stato approvato, gli esperti dicono che le persone dovranno indossare maschere e socializzare a distanza, in parte perché le dosi del vaccino saranno limitate e ci vorrà tempo per immunizzare una quantità sufficiente della popolazione per impedire la diffusione del virus.
DOMANDA: Avrò una scelta su quale vaccino assumere, ammesso che ne sia approvato più di uno?
RISPOSTA:
Inizialmente l’offerta sarà molto al di sotto della domanda, quindi è improbabile che ti vengano offerte alternative a breve termine. Inoltre, i vaccini hanno requisiti di conservazione e manipolazione diversi, rendendo probabile che ogni sito di somministrazione abbia un solo vaccino a portata di mano, almeno all’inizio.
Ma Kelly Moore, della Immunization Action Coalition, crede che una volta che ci saranno molti prodotti disponibili, le cose potrebbero cambiare, cosa che però non avverà prima della metà del prossimo anno quando magari l’offerta potrà soddisfare la domanda aprendo così la possibilità alle persone di avere più opzioni. In particolare, ad esempio, scegliendo un vaccino piuttosto che un altro per alcune fasce di età.
DOMANDA: Come farò a sapere quale il vaccino potrebbe essere meglio per me?
RISPOSTA:
Gli esperti dicono di aver bisogno di più dati sui vaccini prima di poter rispondere a questa domanda, ma ecco come funziona il processo:
- la FDA autorizzerà ogni vaccino in base ai risultati di sicurezza ed efficacia;
- successivamente, un comitato consultivo del CDC formulerà raccomandazioni ai fornitori di assistenza sanitaria su come i vaccini possono essere utilizzati, incluso se un vaccino può essere preferibile per determinati gruppi demografici per cui, come con qualsiasi altro vaccino, sarà meglio fare una eventuale possibile scelta con il proprio medico.
DOMANDA: Cosa succederà se non mi vaccino?
RISPOSTA:
Ad ora nulla di perseguibile visto che i primi vaccini saranno comunque considerati essere ad uno “stadio sperimentale” e, come tali, non obbligatoriamente somministrabili epperò resta il dovere morale di farlo per agevolare quanto più velocemente il raggiungimento della cos’ddetta “immunità di gregge”.
Per arrivare quanto prima a questo risultato, con quanti più vaccini sia possbile, anche altri due vaccini sono nella fase finale dei test negli Stati Uniti ed altri ancora nel mondo, e tutti si stanno muovendo molto più velocemente del previsto a causa dell’aumento dei casi di coronavirus.
L’obiettivo è, ripetiamo, quello di immunizzare un numero sufficiente di persone per ottenere la cosiddetta “immunità di gregge” che si ottiene solo quando un numero sufficiente di persone diventa immune ad una malattia impedendole così di diffondersi. Da qui il dovere morale di tutti nel dare una mano.
DOMANDA: Potrei essere incaricato di ottenere il vaccino dal mio datore di lavoro?
RISPOSTA:
Ad ora non è probabile, anzitutto perché i primi vaccini autorizzati dall’autorità di emergenza della FDA resteranno, come già detto, ancora “sperimentali” (vista la procedura d’urgenza che si è adottata nel loro sviluppo) e quindi, all’inizio, non potranno essere obbligatori.
Inoltre non ci sarà abbastanza vaccino per tutti per mesi.
Alla fine, comunque, i vaccini probabilmente saranno approvati anche sulla base delle normali, e più lunghe, regole di autorizzazione per cui non saranno più considerati sperimentali.
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NOTA: Schede compilate consultando i rapporti forniti da Frances Stead Sellers, Lena H. Sun e Christopher Rowland del The Washington Post, nonché ricerche nel web
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