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Castellammare di Stabia

Riqualificazione Terme Stabia: Sfide Ambientali e Soluzioni

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Riaperta, dalla Fondazione Parco delle Acque di Stabia, la Discussione su Riqualificazione delle Antiche Terme di Stabia: Un Progetto in Bilico tra Necessità e Sfide Ambientali

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a Fondazione Parco delle Acque di Stabia ha recentemente sollevato preoccupazioni e interrogativi riguardo al progetto di fattibilità per la riqualificazione delle antiche terme di Stabia, un’iniziativa ambiziosa sostenuta da un finanziamento di oltre 12 milioni di euro. La Fondazione ha presentato una segnalazione al Commissario Prefettizio di Castellammare in cui ha sottolineato diverse criticità nel progetto attuale, evidenziando l’assenza di risposte concrete nonostante la scadenza imminente del bando. Questa situazione sta attirando l’attenzione della comunità locale e degli esperti del settore.

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Uno dei punti cruciali sollevati riguarda l’inclusione di un’area di parcheggio all’interno della zona termale di piazza Amendola, una scelta che è stata giudicata incoerente con le norme tecniche di attuazione e potenzialmente dannosa per le preziose sorgenti termali. Secondo quanto sottolineato dal Comitato Terme di Stabia, l’area di parcheggio contrasta con le linee guida che stabiliscono una zona di “rispetto” di almeno 200 metri dal punto di captazione delle acque sorgive. Questo solleva preoccupazioni legate alla possibile contaminazione delle sorgenti termali, che affiorano da falde superficiali e potrebbero essere vulnerabili all’inquinamento da idrocarburi.

Inoltre, è stato rilevato che l’area destinata al parcheggio è stata ottenuta attraverso la demolizione di reparti per cure termali preesistenti. La ricostruzione di tali reparti è stata proposta come un modo per espandere e migliorare l’offerta di servizi e cure termali, per rispondere alle esigenze attuali degli utenti. Tuttavia, il Documento Preliminare alla progettazione, che forma la base del bando in pubblicazione, continua a mantenere l’area di parcheggio all’interno della zona termale, ignorando la proposta di valorizzare il trasporto collettivo e di sfruttare le risorse di trasporto pubblico già esistenti, come la stazione TERME della linea ferroviaria Castellammare – Sorrento e le autolinee pubbliche.

Un’altra lacuna identificata nel Documento Preliminare riguarda l’assenza di piani per l’ampliamento dell’offerta di servizi termali. Non sono state previste nuove strutture essenziali per il moderno termalismo, come piscine, reparti fisioterapici e SPA. Questo ha sollevato preoccupazioni sul fatto che il progetto attuale si limiti a una semplice manutenzione delle strutture esistenti, condannando le Antiche Terme a un ruolo marginale nel mercato dei servizi termali.

La Fondazione Parco delle Acque di Stabia sta quindi chiedendo un coinvolgimento più ampio della comunità e degli esperti nella discussione su questo progetto di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e culturale della città. Si sta invitando il CIRAM (Centro Italiano di Ricerche Ambientali e Medicina del Lavoro) a partecipare alla discussione, in particolare per quanto riguarda le questioni legate al parcheggio e alla protezione delle sorgenti termali. Si sta inoltre suggerendo l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro per la progettazione delle Terme Antiche, con l’obiettivo di massimizzare il loro potenziale come risorsa strategica per lo sviluppo della città.

Un’alternativa interessante è stata avanzata dalla Fondazione, proponendo l’istituzione di un’area di sosta presso la Fincantieri, situata all’entrata delle Terme. Questo spazio ampio e coperto attualmente inutilizzato potrebbe essere un’opzione valida per affrontare le esigenze di parcheggio senza compromettere la zona termale. Si suggerisce un possibile accordo tra il comune e la Fincantieri per acquisire i proventi da questa area di sosta.

In conclusione, la discussione sulla riqualificazione delle Antiche Terme di Stabia è entrata in una fase cruciale in cui sono emerse importanti questioni riguardo al progetto attuale. È essenziale un coinvolgimento più ampio e una collaborazione tra le parti interessate per garantire che il progetto risponda alle esigenze della comunità, valorizzi le risorse termali e promuova uno sviluppo sostenibile ed equilibrato della città.

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Il Comunicato della Fondazione Parco delle Acque di Stabia.

Abbiamo indirizzato qualche tempo fa al Commissario Prefettizio di Castellammare la seguente segnalazione; ad oggi non c’è stato alcun riscontro, nonostante la scadenza tra pochi giorni del bando per il progetto di fattibilità sulla riqualificazione delle antiche terme finanziata da oltre 12 milioni di euro:
“Con l’osservazione 30824/2022 del 02/05/2022 il Comitato Terme di Stabia segnalava, tra l’altro, l’incongruenza della previsione nel redigendo PUC di un’area di parcheggio all’interno della zona termale di piazza Amendola, in contrasto tra l’altro con le norme tecniche di attuazione adottate a corredo dello stesso PUC che prevedevano una zona di “rispetto” del raggio di 200 metri dal punto di captazione delle acque sorgive, come previsto dalla normativa. Le sorgenti termali affioranti da falde superficiali, possono essere inquinate da idrocarburi con notevole danno per le stesse.

Si osservava inoltre che l’area destinata a parcheggio era stata ricavata dalla demolizione di preesistenti reparti per cure termali, dei quali si sarebbe auspicata la ricostruzione per ampliare e completare l’offerta di servizi e cure termali, adeguati all’odierna richiesta dell’utenza.

Si constata invece nel Documento Preliminare alla progettazione, posto alla base del bando in pubblicazione, la riconferma della previsione di un’area di parcheggio all’interno della esigua zona termale, per soddisfare l’utenza di trasporto automobilistico individuale, senza valorizzare il trasporto collettivo che potrebbe essere assicurato dalla fondamentale riapertura della stazione TERME della linea ferroviaria Castellammare – Sorrento o integrato da autolinee pubbliche in partenza da aree di parcheggio lontane dal congestionato Centro Antico della città. Si badi bene che tali risorse di trasporto pubblico esistevano già decenni orsono ma sono state smantellate per compiacere lo sfrenato individualismo negli spostamenti, con un aumento dell’inquinamento.

Manca nel Documento Preliminare la previsione di un ampliamento dell’offerta di servizi da assicurare con nuovi reparti e strutture essenziali nel moderno termalismo (piscine, reparti fisioterapici, SPA ecc.). Si constata purtroppo che il progetto richiesto con il bando attualmente in pubblicazione si limita ad una manutenzione straordinaria delle strutture esistenti nelle Antiche Terme, condannandole ad un ruolo subalterno sul mercato dell’offerta di servizi termali agli utenti.
Si richiede un confronto con la cittadinanza su questo tema essenziale per lo sviluppo dell’economia locale, invitando anche il CIRAM, sul tema del parcheggio e della difesa delle sorgenti, dando la possibilità di avere copia della relazione già presentata da CIRAM; inoltre è fondamentale condividere con un tavolo permanente di lavoro la progettazione delle Terme Antiche risorsa fondamentale e strategica per lo sviluppo della città culturale, sociale ed economico”. A questo aggiungiamo che è possibile prevedere, in alternativa al parcheggio all’interno nella zona termale, un’ area di sosta nella Fincantieri dall’entrata Terme in uno spazio ampio e coperto oramai inutilizzato, i cui proventi potrebbe essere acquisiti dalla stessa Fincantieri, con un accordo tra comune e la stessa azienda.


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