Geppino Rinaldi, doppio ex di Juve Stabia e Foggia, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione “Juve Stabia Live” che va in onda ogni giovedì dalle 21 sui canali social ViViCentro e su VideoNola, canale 88 del digitale terrestre.
Le dichiarazioni di Rinaldi sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViVicentro.it.
“Sicuramente dopo un lungo periodo di sosta la prima partita ti lascia molte insidie. La Juve Stabia non ha meritato la vittoria a Campobasso e il pari è stato un risultato più che giusto. Alla fine si poteva subire anche una beffa. E’ stato bravo Russo.
La Juve Stabia ha acquistato giovani di prospettiva. Panico ha giocato con me a Gragnano. Era un under e già si vedeva che poteva stare in squadre come la Juve Stabia e può fare un ottimo campionato. Anche Peluso – aggiunge Rinaldi – ci abbiamo giocato contro e si vedeva che era di un’altra categoria. Sono stati bravi a vedere altri campionati e pescare quei giocatori che ti possono dare qualcosa in più come entusiasmo e voglia di fare. Panico è un ’99 mentre Peluso è un 2001, ha una bella gamba ed è un giocatore di personalità. Essendo napoletano non avrà difficolta ad ambientarsi.
Penso che inizialmente nessuno si aspettava una Juve Stabia fuori dai playoff. Con un allenatore impostante si aspettava almeno una posizione nei playoff. Con Sottili – aggiunge Rinaldi – ora stavano iniziando ad arrivare risultati ma soprattutto le gare fuori casa non hanno portato frutti.
Qualcosa si è mosso a Foggia in settimana. Prima l’allontanamento di Pavone che ha scoperto lì tanti giovani. Lui e Zeman sono sempre stati insieme. Ora hanno rinnovato entrambi e l’ambiente si aspetta una risposta dal campo a partire da lunedì contro la Juve Stabia. Zeman la preparerà bene la gara e sarà una gara molto aperta anche perché il boemo preferisce un gioco offensivo. Il suo credo calcistico è quello di fare un gol di più rispetto agli avversari.
Negli spogliatoi il mese di mercato a campionato in corso è quello più brutto. Si vivono e si respirano tante situazioni. Una volta chiuso il mercato – continua Rinaldi – si ricompatta la squadra e si ricomincia a pedalare facendo sul serio. Ora ci sono tantissime distrazioni e se uno non è professionista al massimo si perdono tanti punti per strada.
Purtroppo ci sono squadre con nomi blasonati che si trovano per esempio al di sotto di una Turris che si trova molto in alto. Ma a Torre c’è un grande progetto con un grande allenatore, Caneo, che non a caso è stato il secondo di Gasperini per anni. La Turris – aggiunge Rinaldi – è una squadra bella da vedere con un’idea precisa di gioco.
Il mister della Juve Stabia la starà preparando molto bene la gara col Foggia. Si sa che Zeman gioca con una difesa molto alta. Il Foggia dal centrocampo in su macina gioco con gli esterni che giocano alti. All’inizio le squadre si studieranno ma poi sarà una bella gara. Sono due squadre – continua Rinaldi – che hanno una storia e speriamo che sia la Juve Stabia a prevalere.
Ora la Juve Stabia si deve guardare soprattutto le spalle in classifica. Però avendo tanti giovani in squadra, possono arrivare risultati importanti e non avendo la pressione di dover arrivare ai playoff non è detto che non ci si arrivi. A volte i giovani – conclude Rinaldi – ti possono dare quella incoscienza che ti può fare arrivare anche in alto”.