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Ricchi e Poveri: “Al festival all’insegna del carpe diem”

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Adnkronos) – “Carpe Diem è la parola chiave.Questa canzone è un invito a non rinviare, a lanciarsi per perseguire ciò che si desidera non solo nella sfera affettiva, nel rapporto di coppia ma in generale nelle cose che ci appassionano”.

Angela Brambati e Angelo Sotgiu parlano così all’Adnkronos del ritorno dei Ricchi e Poveri in gara a Sanremo 2024, per la tredicesima volta, con il brano ‘Ma non tutta la vita’, prodotto dall’etichetta DM Produzioni su licenza Carosello Records, casa discografica legata al gruppo sin dagli esordi (1967) “quando Franco Califano, nostro talent scout – raccontano – organizzò la prima audizione proprio negli studi milanesi di Carosello.Lui allora era il direttore e ci tenne due giorni a fare il juke box, poi per farci da manager si licenziò.

E adesso, a 32 anni dall’ultima partecipazione in gara (nel 1992 con il brano ‘Così Lontani’, ndr.), torniamo a Sanremo per chiudere un cerchio e ci torniamo con la nostra prima etichetta”.  ‘Ma non tutta la vita’ è “una dichiarazione di intenti, una traduzione in chiave pop della filosofia del cogliere l’attimo”. “Ti giri un momento la notte è finita.Le stelle già stanno cadendo, dell’amore che si aspetta ma non tutta la vita, dei treni da prendere al volo, delle occasioni da non sciupare”, cantano Angela e Angelo nel brano scritto da Edwyn Clark Roberts, Cheope e Stefano Marletta e arrangiato da Merk&Kremont e Edwyn Roberts. “È un inno a vivere pienamente la vita, a scendere adesso in pista”, dicono i due componenti attuali dei Ricchi e Poveri che confessano: “Quando Cheope ci ha messo in contatto con Edwyn e ci hanno fatto ascoltare il provino, abbiamo subito detto: questa è una hit!”. L’autocitazione nell’incipit, che recita ‘Che confusione’, “proietta un tormentone del passato nell’era della Gen Z” con un ritmo elettro-dance che farà ballare chi lo ascolta. “Ci diverte il fatto che non tutti si aspettassero un pezzo con queste sonorità da noi, ci proietta nel futuro, che è poi anche il senso del brano”, sottolineano. “E comunque non ci discostiamo molto dal nostro passato, perché abbiamo sempre fatto canzoni leggere e festose: è il nostro marchio di fabbrica”, dicono.

E infatti, nella migliore tradizione dei Ricchi e Poveri, i versi sono immediati (“Anche la più bella rosa diventa appassita.Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita oppure Dammi retta scendi adesso in pista.

Gira, gira, girerà la testa”) e si fondono perfettamente con le sonorità, questa volta decisamente dance.  La loro ultima apparizione sul palco dell’Ariston in veste di ospiti risale al 2020, quando la storica reunion dell’intero quartetto originario sul palco, anche con Franco Gatti e con Marina Occhiena (che dal gruppo era uscita nel 1981 per dissidi con Angela), e con la partecipazione straordinaria di Fiorello nei panni del “quinto Ricco e Povero”, è rimasta negli annali come uno dei maggiori picchi d’ascolto dei festival del nuovo millennio.Questa volta all’Ariston saranno in due: “Un po’ di nostalgia – ammettono – sarà inevitabile ma noi a Franco (Gatti, scomparso nell’ottobre 2022, ndr.) pensiamo ogni sera che saliamo sul palco per un concerto e certamente lo ricorderemo anche all’Ariston”.  Il gruppo italiano più famoso nel mondo ha venduto 22 milioni di dischi, realizzato 30 album, con 5,7 milioni di ascoltatori mensili si conferma il più streammato di Spotify tra gli artisti in gara al Festival di Sanremo 2024, dato che attesta l’intergenerazionalità di un repertorio di grandi successi, tra i quali: ‘La prima cosa bella’, ‘Che sarà’, ‘Mamma Maria’, ‘Voulez vous danser’, ‘Se m’innamoro’ e ‘Sarà perché ti amo’, inno di festa che ha collezionato 186.000.000 di streaming.

Due di queste canzoni, ‘Mamma Maria’ e ‘Sarà perché ti amo’, le porteranno sul palco in un medley per la serata delle cover di Sanremo e le canteranno insieme a Paola e Chiara: “Sono le nostre bandiere, conosciute in tutto il mondo, e ci piaceva l’idea di unire il nostro duo con un altro duo, come quello di Paola e Chiara, che sono anche loro conosciute fuori dai confini italiani”, sottolineano Angela e Angelo che continuano a macinare concerti in tutto il mondo.  I Ricchi e Poveri sono infatti appena rientrati dal tour internazionale che ha toccato Mongolia (Ulan Bator), Moldavia (Chișinău), Romania (Bucarest), Uzbekistan (Samarcanda), Germania (Norimberga), Kazakistan (Almaty) e che, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, proseguirà in Estonia (Haapsalu), Australia (Melbourne e Sidney), Georgia (Tbilisi e Batumi) e molti altri paesi. “Poi in estate gireremo l’Italia.Il nostro pubblico – affermano – è composto ormai da quattro generazioni, dai bambini ai nonni”.

Come d’altronde il pubblico del festival di Sanremo.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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