Il Mattino mette in evidenza il progetto delle Universiadi napoletane che vedrà un piano di ristrutturazione degli impianti sportivi del territorio: ora viene il difficile perché si tratta di realizzarlo, passando dalle parole ai fatti “Lo stadio San Paolo sarà oggetto di una robusta ristrutturazione, a questo punto non più rinviabile, che porterà alla rimozione della famigerata copertura spuntata con i Mondiali del 1990, mentre appare oggi più improbabile l’eliminazione della pista di atletica. Naturalmente serviranno ingenti risorse: De Luca ipotizza un investimento complessivo di 200 milioni, di cui la metà solo per il restyling degli impianti. Per il San Paolo, in particolare, il Comune è da tempo in contatto con il Credito Sportivo allo scopo di ottenere in prestito una somma tra 20 e 30 milioni con cui avviare i primi lavori, come la sostituzione dei sediolini e il rifacimento dei bagni. Lo stadio, insomma, dovrà essere tirato a lucido, anche perché proprio lì si svolgeranno, oltre alle finali di calcio, le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi”.
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