Il tecnico del Napoli ha mostrato personalità e autorevolezza nel dialogo con il designatore arbitrale
Si è tenuto ieri a Roma l’incontro tra i vertici dell’ A.I.A. e i club di Serie A, voluto dal presidente F.I.G.C. Gabriele Gravina. Durante l’incontro Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha voluto porre alcuni quesiti al designatore arbitrale Nicola Rizzoli riguardo il mani di Zielinski a Firenze contro la Fiorentina e, soprattutto, il tanto contestato e discusso contatto tra Kjaer e Llorente in Napoli-Atalanta.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de La Repubblica:
“Carisma, personalità, autorevolezza, coraggio. Carlo Ancelotti ha atteso il momento più difficile della sua avventura napoletana per tirare fuori gli artigli, dimostrando di non essere solo un “leader calmo” e tanto meno di avere già imboccato il viale del tramonto: a dispetto della paradossale e superficiale accusa che gli viene mossa addirittura da una parte della tifoseria azzurra. Un “pensionato” non avrebbe infatti avuto la forza di prendere di petto il designatore degli arbitri, Nicola Rizzoli, obbligato ieri a difendersi invece dalla durissima requisitoria del tecnico di Reggiolo: nel momento clou del confronto tra i vertici dell’Aia e i club della serie A organizzato a Roma dalla Figc (su input del presidente Gabriele Gravina)”.
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