Intanto la squadra si è allenato a porte aperte, solo per gli abbonati, allo stadio San Paolo
Non si parla d’altro, e non potrebbe essere altrimenti: i calciatori del Napoli hanno volontariamente abbandonato il ritiro imposto dalla società, dopo la sconfitta dello stadio Olimpico contro la Roma, al termine del match di Champions League pareggiato contro il Salisburgo, serata in cui Carlo Ancelotti aveva lasciato lo stadio San Paolo senza rilasciare alcune tipo di intervista.
Intanto nella giornata di ieri, la squadra si è allenata allo stadio San Paolo, con porte aperte soltanto agli abbonati. Il clima, ovviamente, era rovente con dure contestazioni ad Insigne su tutti.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de La Repubblica:
“L’ingresso in campo del Napoli è stato accompagnato da fischi e insulti. Nel mirino, soprattutto Lorenzo Insigne («Togliti la fascia», gli ha urlato qualcuno), tra i fautori della protesta assieme ad Allan, anche lui duramente contestato pure all’uscita dello stadio. Atteggiamento ostile anche nei confronti di Callejòn, mentre Mertens è stato l’unico che ha tentato una “ riconciliazione”: ha alzato lo sguardo verso il pubblico e ha accennato un saluto che è stato apprezzato. Al momento di uscire dal campo, il belga ha anche lanciato la maglia d’allenamento e poi si è portato il dito alla bocca come per dire “ state zitti perché non potrei lanciarla…”. Era solo un tentativo di sdrammatizzare la situazione pesante, probabilmente. Ne ha fatto uno anche Allan, che ha inviato un messaggio distensivo a Edoardo De Laurentiis, dopo la lite”.
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