E’ iniziata una inedita e clamorosa battaglia legale
Non è il momento più positivo dell’era De Laurentiis quello che sta attraversando il Napoli dopo il ritiro obbligato, deciso dalla società dopo la sconfitta contro la Roma all’Olimpico. Ritiro che i calciatori partenopei hanno deciso autonomamente di terminare al termine del match di Champions League contro il Salisburgo di ieri sera con il tecnico Carlo Ancelotti che ha lasciato lo stadio San Paolo senza lasciare alcun tipo di dichiarazione.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de La Repubblica:
“Avrà dunque delle conseguenze durissime l’ammutinamento dei giocatori del Napoli, che dopo il pareggio contro il Salisburgo si erano rifiutati di rimanere in clausura punitiva fino a domenica mattina, come invece aveva intimato De Laurentiis. Alle porte c’è una clamorosa e inedita battaglia legale, con il presidente che proverà a far pagare a tutta la squadra il grave atto di insubordinazione.
Resta invece in sella per il momento Ancelotti, rassicurato da De Laurentiis nel corso di una lunga telefonata. Ma il presidente si aspetta che anche il tecnico prenda una posizione chiara (e intransigente) nei confronti della squadra, attesa dall’anticipo di sabato sera al San Paolo contro il Genoa. Il Napoli è una polveriera, la vera resa dei conti potrebbe essere solo rinviata di qualche giorno, con la sosta alle porte”.
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