Rende Siracusa, non è una di quelle solite partite, le due squadre infatti, più volte hanno disputato in campo matchs importanti per la storia della propria società.
L
a partita che tutti ricorderemo è quella più vicina cronologicamente.
Era il 7 maggio 2016, l’allenatore, Andrea Sottil, era lo stesso di quando quella fatidica giornata portò gli aretusei in serie D.
A Rende fu portata l’intera rosa a disposizione, ben 25 giocatori furono convocati.
Le parole di Sottil furono:
“Che Rende mi aspetto? Non lo so”.
Nessuno si aspetta che il colore rosso dello Stadio del Rende fosse sovrastato dall’azzurro dei leoni, tutti però speravano nella vittoria aretusea.
Fu una di quelle trasferte che mobilitò una massa di tifosi, ben 1500 si recarono a Rende per un sogno atteso 4 anni, il ritorno in serie C.
La squadra come un unico possente animale giocò 90 minuti intensi, senza esclusione di colpi, concentrati in un unico obbiettivo: vincere sulla preda.
Quell’anno avvenne la promozione e dal 2016 la squadra combatte per successi ancora più grandi.
Rende e Siracusa però è una partita che ha sapori ancora più andati.
Correva la stagione 1978/79 quando il Rende e il Siracusa si contesero il primo posto in C-2 girone D. In quella stagione l’allenatore era Carlo Facchin e nella rosa appariva un nome molto noto agli aretusei, Nicola De Simone.
In quella finale vide il Rende a 44 punti, 15 vittore e 37 goal; il Siracusa a 41 punti, 16 vittorie e 46 goal, entrambe furono promosse in C-1 e il Trapani retrocesse in serie D.
Il 1978/79 fu l’anno del Siracusa infatti, oltre alla promozione di categoria fu il primo club di C2 a trionfare nella Coppa Italia dei semiprofessionisti indossando la maglia color amaranto e portando alla gloria più di 7000 spettatori.
Oggi il Siracusa si prepara contro il Rende, primo in classifica, con un allenamento a porte chiuse, la sfida si disputerà allo stadio “Lorenzon” il 9 settembre alle ore 18:30.
È ancora presto per pronosticare la loro posizione in classifica o fantasticare su un ripetersi di un evento, speriamo che come nel 1979, quest’anno sia la stagione del Siracusa.
Ad Maiora!
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