Renato Mancini, ex difensore della Juve Stabia, è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 20:30 sui canali social ViViCentro.
Le dichiarazioni di Renato Mancini, sulla promozione della Juve Stabia, rilasciate durante la trentesima puntata del nostro talk show sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it:
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“Non è un miracolo calcistico, per chi non ha visto giocare la Juve Stabia e l’integrità del gruppo.Mi sono divertito a vedere lo 0-0 a Benevento conquistando una promozione meritatissima.
Ho Candellone in testa e da allenatore mi sono innamorato di questo calciatore.
E’ una pedina fondamentale.Che riescano a mantenere i numeri del Catanzaro, costruita per vincere.
Vedere una squadra con un’identità e una forza morale è bellissimo.Abbiamo visto il Catanzaro in B che ha puntellato una squadra di esperienza che sta esprimendo il calcio migliore.
La Juve Stabia potrebbe riscattare o avere in prestito calciatori che andrebbero valorizzati.So che ci sono i prestiti e i prestiti fanno gola.
Riconfermarli sarebbe una grande alchimia.
Il pensiero di Renato Mancini sulla promozione della Juve Stabia
Negli organici delle altre squadre c’erano nomi, ma con i nomi non si va da nessuna parte.E’ un giocatore importante che concede tanto.
Il suo lavoro sporco è eccezionale.A Benevento è venuto fuori tutto il suo lavoro, bello.
Penso che non ci sia cosa migliore.Con il Picerno avrete la possibilità di vedere una partita tra due squadre che non hanno obiettivi, che vi faranno divertire.
Non dimentichiamo che il Picerno era l’antagonista della Juve Stabia.In tutte le cose esistono i pionieri, vedono cose difficili alla vista altrui.”
Mancini prosegue:
“Picerno è un’isola felice dove si può praticare calcio in maniera professionale pur non avendo tradizione né blasone.
Ho vissuto queste condizioni anche da allenatore, ho vinto campionati così, con l’organizzazione.Non mi trovo d’accordo con Cutro che ha dichiarato che il Picerno non si pone l’obiettivo.
Per me il Picerno era l’antagonista della Juve Stabia.Nel girone di andata si sono contesi questo.
Spero realmente che il Picerno riesca nei playoff.I calciatori riescono ad esprimere il loro calcio.
Questa tranquillità porta risultati.Se non è stato lo scorso anno, non è stato quest’anno, sarà il prossimo anno.
Negli ultimi quindici anni la Juve Stabia si è fatta sentire, sa fare calcio e sai far crescere il calcio.
Il viaggio è stato più lungo, con una forza delle vele spinta da una Curva che ha dimostrato tanto.Io l’ho vissuta la Curva.
Ho giocato tanti anni a Catanzaro, ma il peso specifico della Curva non è da sottovalutare.
Quella della Juve Stabia è una tifoseria che si inventa, si ingegna.Mi viene da ridere, per certi versi, per chi non conosce Castellammare.
Quando abbiamo vinto la promozione in C, ricordo benissimo i cori, neanche in serie A erano presenti.Le infrastrutture spero non ci siano perchè a Castellammare si gioca ancora nei quartieri.
La Juve Stabia ora deve avere le possibilità per allenarsi bene giocando la serie B.”