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Reina: “Lavorare con Sarri è uno spettacolo, Su ADL e Ancelotti? Ecco cosa penso”

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Il portiere Pepe Reina ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano spagnolo “AS“.

In vista del mondiale come va la preparazione con Lopetegui?
“In Spagna ci sono tanti giocatori bravi e sceglierne 23 non è facile. Ci sono anche tanti esclusi che avrebbero meritato di esserci nella lista, come ad esempio i miei ex compagni Albiol e Callejon”. 

Sul deferimento alla Procura della FIGC per i presunti rapporti con persone legate alla camorra
“Andrà tutto bene e sono tranquillo. Chi mi conosce, sa che non ho nulla a che fare con quelle voci. A Napoli ho conosciuto tante persone ma non posso sapere di cosa si occupano tutti”

Sul Milan e Donnarumma
“Rappresenta uno dei club più importanti al mondo ed il nostro obiettivo deve essere quello di tornare in Champions. Sarà una sfida appassionante. Sulla titolarità non mi hanno fatto nessun discorso. Il posto dovrò guadagnarmelo ma sono felice di chiudere la carriera in rossonero”.

Sull’arrivo in Italia con Benitez
“Quando arrivò a Napoli iniziò a chiamarmi varie volte. All’epoca stavo per rinnovare con il Liverpool e non volevo lasciare i Reds. Poi arrivò Mignolet e tutto cambiò aprendo alla mia partenza”. 

Sull’ultima stagione e le polemiche sugli arbitraggi
“Abbiamo fatto 91 punti e questo va sottolineato perché abbiamo fatto un grandissimo campionato. Complimenti alla Juve, bisogna credere alla buonafede degli arbitri ma a livello societario va detto che i bianconeri hanno una forza imparagonabile”.

Con Ancelotti il Napoli potrà vincere?
Lo spero ma bisognerà fare ancora i conti con la Juve: fino a quando compreranno così tanto allora sarà difficile batterli

Sul rapporto con Sarri
“Lavorare con lui è uno spettacolo. E’ grazie a lui che il Napoli ha battuto il suo record storico di punti. Tra me e lui siamo persone simili perché siamo diretti e preferiamo dirci le cose viso a viso, magari arrivando anche allo scontro. La nostra relazione è stata come quella di padre e figlio: gli voglio bene e gli sarà per sempre grato. Real Madrid? Lo consiglio a tutte le squadre del mondo”.

Quando ho deciso di lasciare Napoli?
“Circa un anno fa quando il PSG mi fece un’offerta ma il Napoli decise di rifiutare. Nell’estate dei “certificati medici” sarebbe stato facile forzare la cessione ma avevo fatto un patto Scudetto e decisi di restare e accettare la decisione del club”.

Su De Laurentiis
“Ha un modo di gestire il club che rispetto, ma ci sono dei punti di vista sulle quali non siamo d’accordo. Abbiamo due personalità forti e idee diverse”.

Il momento migliore ed il peggiore a Napoli?
Di certo il migliore riguarda l’affetto che ho ricevuto in questi anni, ricevuto dal pubblico sia per me che per la mia famiglia. Il peggiore è essermene andato senza realizzare il sogno di questa gente“.

Citando un film, “quando arrivi a Napoli piangi due volte: quando arrivi e quando parti”.
Posso dire che è vero. Quando arrivi ti trovi davanti una realtà totalmente diversa. Quando però vai via ti manca tanto


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