Il Roma
Pepe Reina non è solo il portiere del Napoli. È un giocatore che si presta molto anche per il sociale. E proprio per questo motivo ha ricevuto uno dei premi Fair Play 2016 istituito dall’Ussi Campania. Ieri mattina lo spagnolo è stato presente al Tennis Napoli in Villa all’evento organizzato dal sindacato dei giornalisti della nostra regione. Nonostante fosse il suo giorno libero, non si è voluto perdere questo incontro. La giuria ha deciso di insignire Reina perché di recente si è recato in visita nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico ed ha trascorso un’intera mattinata assieme ai piccoli ammalati, portando con sé una ventata di allegria, di gioia e di speranza in un contesto solitamente contrassegnato da tristezza ed angoscia. «Voglio ringraziarvi per il premio – ha detto Reina nell’affollato salone del Tennis Napoli – che per me non merito assolutamente. Far del bene ai bimbi è una questione umanitaria, giusta, noi calciatori dobbiamo dare l’esempio perché non ci costa nulla regalare mezz’ora a questo tipo di incontri. Quando vedi il sorriso di questi bimbi che vivono momenti difficili con una malattia del genere tutto è più semplice. A volte a mia moglie chiedo di visitare più posti simili, sento sempre di non fare abbastanza. L’unica cosa che posso promettere è di farlo ancora più spesso». Anche se in silenzio stampa, Reina ha parlato della partita di Torino e di quella di sabato prossimo che potrà dare il via alla festa Champions. Sì perché battendo il Frosinone si andrà matematicamente nella fase a gironi dell’Europa che conta. Lo spagnolo, così come aveva già scritto su Twitter, non si è tirato indietro nell’ammettere le colpe sul gol di Bruno Peres. Ma considerato che poi alla fine si è vinto lo stesso meglio pensare subito al futuro chiamando a raccolta tutti i napoletani. «Quando si commette un errore – ha spiegato il numero uno azzurro . bisogna riconoscerelo. L’importante è che siamo ad una sola partita dal sogno che potrebbe rendere ancora più bella questa stagione e sabato vogliamo i tifosi al nostro fianco». Se chiama Pepe Reina bisogna rispondere presente. Stessa cosa aveva fatto anche Maurizio Sarri subito dopo il successo contro il Torino. Sulla carta la sfida con il Frosinone non dovrebbe essere impossibile ma per evitare problemi meglio avere tanta gente dalla propria parte in modo tale da poter incutere timore agli avversari che ormai sono già retrocessi. Ma la storia del calcio è ricca di delusioni all’ultima giornata di campionato. E siccome il Napoli merita l’accesso diretto in Champions League meglio non rischiare cercando di conquistare i tre punti contro i ciociari.
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