Reddito di cittadinanza, Tria frena: “Non ancora discusso, escluso per il 2018”
Reddito di cittadinanza sì, reddito di cittadinanza no. Su una cosa è certa il ministro dell’Economia Giovanni Tria: ci vuole tempo. Questo è quanto detto alla sua prima riunione dei ministri finanziari europei, durante la quale rivelato di non aver mai discusso dell’argomento: “Nelle mie discussioni col ministro Di Maio non sono mai entrato in questo dettaglio e non mi è stata mai espressa questa idea, non posso esprimermi né a favore né contro”.
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unque, mentre il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi di Maio, aveva ipotizzato che il reddito di cittadinanza potesse entrare in vigore nell’arco di un anno, Tria tratta l’argomento in modo più cauto: “Bisogna vedere quali saranno i provvedimenti proposti dal ministro competente, come verranno articolati e come verrà distribuito nel tempo perché uno può anche decidere delle misure oggi ma quando entreranno in vigore sarà già il 2019”, ha detto.
Non ha manifestato di essere a favore o contrario il reddito di cittadinanza ma ha affermato che bisogna prima di tutto “rivendicare gli obiettivi del governo”, e quindi “ci muoveremo soprattutto con interventi di riforma strutturale, che non hanno costi ma sono importantissimi per fare decollare gli investimenti pubblici”, ha spiegato.
A quanto pare non è ancora tempo per dare il via al promesso assegno, su cui si è basata gran parte della propaganda politica dei 5 Stelle nell’ultima campagna elettorale. “Quando si dice quest’anno verranno presi dei provvedimenti, dal mio punto di vista dobbiamo vedere qual è l’effetto di spesa o di maggiori entrate quando quest’effetto si realizzerà”.
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