“Fannulloni, la pacchia è finita” – La stomachevole festa dei giornali di destra: Libero, Giornale e Tempo per lo stop al reddito di cittadinanza
L
a fine di luglio è stata segnata da un evento significativo per molti percettori del reddito di cittadinanza in Italia.
Il 28 luglio, ben 169.000 nuclei familiari hanno ricevuto un messaggio di sospensione del sussidio da parte dell’INPS, che avrebbe avuto effetto a partire dal primo agosto.
Questo messaggio è giunto a coloro che si trovano in famiglie dove non vi sono componenti disabili, minori o persone con un’età superiore ai 65 anni, come previsto dalla nuova normativa.
Di conseguenza, l’ultima rata del reddito di cittadinanza è stata pagata il 27 luglio scorso.
Questa notizia ha suscitato reazioni vivaci e stomachevole esultanza nei giornali di destra, come Libero, Il Tempo e Il Giornale, che non hanno esitato a intitolare i loro articoli “La rivolta dei fannulloni orfanelli di Conte” e “La pacchia è finita”.
L’INPS ha chiarito che l’sms inviato ai beneficiari interessati serviva proprio a informarli della sospensione del beneficio e ha sottolineato che esiste la possibilità di un sostegno attraverso i servizi sociali, il che potrebbe portare alla revoca della sospensione.
Questa opzione sarebbe riservata esclusivamente alle persone che si trovano in uno stato di bisogno complesso e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo.
Nel mese di giugno, un milione e 10.536 persone hanno ricevuto il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza, con una spesa complessiva di 590,8 milioni di euro e un importo medio a famiglia di 565,69 euro.
La maggior parte dei beneficiari totali si trova nel Sud Italia, in particolare a Napoli, dove 146.000 famiglie percepiscono il reddito di cittadinanza.
Le cifre relative al numero di beneficiari e all’ammontare delle somme erogate mettono in luce l’entità del sussidio che è stato fornito fino ad oggi.
Il Reddito di Cittadinanza è stato introdotto nel 2019 dal governo Conte e ha avuto un costo notevole, oltre 20 miliardi di euro, con alcuni casi di controlli inefficaci e frodi nel sistema.
Tuttavia, il governo Meloni ha stabilito che il reddito di cittadinanza sarebbe stato sospeso definitivamente a partire da gennaio 2024, e alcune categorie di beneficiari avrebbero visto la sospensione anticipata a partire da agosto 2023.
Questa decisione ha portato a numerose proteste, in particolare a Napoli, dove si sono verificati episodi di assembramenti e assalti agli sportelli dell’INPS
La questione del Reddito di Cittadinanza ha suscitato accese discussioni politiche e le critiche non sono mancate.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha attaccato la decisione del governo Meloni definendo il taglio del reddito come “un modo per dire ‘adesso arrangiatevi'”.
Ha accusato il governo di aver giocato una partita politica sulla pelle delle persone e di aver voltato le spalle a chi sta attraversando momenti di difficoltà e ha bisogno di supporto finanziario
Il Reddito di Cittadinanza è stato un tema centrale nella politica italiana e ha suscitato opinioni contrastanti.
Da un lato, c’è chi lo ha visto come una misura assistenzialistica necessaria per sostenere le famiglie in difficoltà economica e promuovere l’inclusione sociale.
Dall’altro lato, c’è chi lo ha criticato per l’eventuale sostenimento di situazioni di inattività lavorativa e per il rischio di frodi e abusi.
A partire da agosto 2023, alcune famiglie si troveranno a dover fare i conti con la sospensione del Reddito di Cittadinanza e la necessità di trovare alternative per il sostentamento economico.
Allo stesso tempo, il governo ha promesso di introdurre il Supporto per la Formazione e il Lavoro dal 1° settembre, che sostituirà il Reddito di Cittadinanza e avrà l’obiettivo di promuovere l’inclusione lavorativa delle persone capaci di lavorare tra i 18 e i 59 anni di età.
Sarà importante monitorare attentamente gli sviluppi e le conseguenze di questa nuova politica per valutare il suo impatto sulla società e sull’economia del paese.
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Riferimenti:
PMI.it
I DOME.com
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