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Castellammare di Stabia

Presentato al Teatro Karol di Castellammare di Stabia il romanzo “Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo”

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Un nuovo avvincente romanzo è stato presentato al Teatro Karol di Castellammare di Stabia, Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo (Giunti), sulla madre del più grande genio del Rinascimento.Autore del testo il prof. Carlo Vecce, professore ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Napoli “L’Orientale”, uno dei massimi studiosi del Rinascimento e di Leonardo, su cui ha pubblicato diversi saggi.

A

d introdurre la presentazione la prof.ssa Carmen Matarazzo, presidentessa delle Associazioni “Certamen Plinianum” e “Achille Basile – Le Ali della Lettura”.

Ha moderato e condotto l’evento la dott.ssa Marialaura D’Aniello, Studentessa Magistrale in Filologia Moderna presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli.

I riferimenti del romanzo “Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo”

Sulla madre di Leonardo, figlio illegittimo, si hanno pochissime notizie, forse, come ipotizzato da alcuni studiosi, era una schiava araba o cinese, o la figlia di un contadino toscano.Nel 2021, mentre stava scrivendo La biblioteca di Leonardo, il prof. Vecce, nell’Archivio di Stato di Firenze, trovò un documento che attestava la liberazione di una schiava, Caterina.

La schiava, di proprietà di Ginevra d’Antonio Redditi, nell’atto è identificata come “filia Jacobi eius schiava seu serva de partibus Circassie”, figlia di un certo Jacob e proveniente dall’altopiano del Caucaso settentrionale.Ginevra è moglie dell’uomo d’affari Donato di Filippo di Salvestro Nati, il notaio è ser Piero da Vinci, padre di Leonardo, l’atto del 2 novembre 1452, alcuni mesi dopo la nascita di Leonardo.

Nel palazzo dei Castellani, ricca famiglia fiorentina di cui ser Piero è notaio, Caterina, è chiamata a fare da balia alla figlia di Francesco di Matteo Castellani.

Da queste notizie prende vita l’ipotesi che si tratti della Caterina con cui ser Piero aveva avuto una relazione extraconiugale, da cui era nato Leonardo.

Recensione

Il romanzo, dalla trama intrigante e ricca di interessanti notizie storiche, è arricchito per le vicende che non si conoscono dalla fervida fantasia del romanziere, e racconta tematiche drammaticamente attuali.

Le parole dell’autore

L’autore comincia ad immaginare la storia di questa donna dal momento in cui viene rapita al suo arrivo in Europa.La storia è raccontata da tredici personaggi che parlano in prima persona.

“Si tratta di un romanzo un po’ particolare, tecnicamente sarebbe un romanzo storico, però il romanzo storico tradizionale Alessandro Manzoni lo definisce un misto di storia ed invenzione, con personaggi storici ed altri inventati.

“In questo libro – continua l’autore – i personaggi sono tutti veri.

Di ognuno di loro, anche solo il nome, si trova in un documento storico, una cronaca, un diario.”

“La maggior parte delle cose che racconta sono realmente accadute e testimoniate da documenti.Il testo rientra in quelli che Javier Cercas definisce romanzi senza finzione”.

Presentazione il sorriso di Caterina Prof Vecce

Il Prof.

Carlo Vecce continua il suo discorso sulla sua opera

Ognuno dei personaggi racconta la storia di Caterina in momenti e in luoghi diversi e la figura della protagonista continua a trasformarsi nel tempo.

“Caterina non parla direttamente, è come se non avesse voce, simbolicamente è quello che succede a chi perde la propria libertà.” – afferma il prof.Vecce.

La protagonista, infatti, è una profuga che arriva nel nostro paese su un barcone, senza voce e senza identità, come i migranti che approdano oggi sulle coste europee.

“Siamo un po’ tutti noi migranti – rileva lo scrittore – Le persone che vengono da noi sono una ricchezza, perché ognuno si porta dentro le cose viste e conosciute.”

“Ci sono due grandi temi che percorrono questo romanzo – sottolinea – uno è il più grande valore della vita umana: la libertà, l’altro è quello della scrittura, come strumento di potere, di giustizia o di memoria”.

Le condizioni delle donne

Un altro tema presente è quello della condizione della donna, che comincia a cambiare proprio alla fine del Medioevo, partendo dalle classi più elevate, con la nascita di un nuovo pubblico femminile.

“Nel ‘400 tante donne incominciano a leggere e scrivere e diventano scrittrici di lettere, di memoriali, o diventano poetesse come Vittoria Colonna”.

“Siamo intorno alla metà del ‘400 e i personaggi portano in scena la consapevolezza di un mondo che sta cambiando.”

Leonardo nasce illegittimo, il padre è sposato con la figlia di un mercante e non può portarlo con sé, e resta i primi dieci anni della sua vita con la madre.I racconti fantastici di Caterina sui luoghi visitati o le straordinarie storie mitologiche del suo paese d’origine avranno sicuramente stimolato la curiosità di Leonardo.

Caterina che l’ha messo al mondo e allevato per dieci anni gli ha trasmesso, inoltre, secondo l’autore, quel sentimento di libertà con cui il Genio rinascimentale intraprende la sua fenomenale ricerca scientifica e culturale.

“Uno dei temi più importanti del libro è la scrittura, è così importante perché Caterina viene da un mondo dove la scrittura non esiste, è considerato una magia.”

“Se la storia della liberazione di Caterina non fosse stata scritta, noi non l’avremmo mai conosciuta.Qui la scrittura diventa anche una forma di giustizia, di liberazione per chi ha subito tante sofferenze.”

Le conclusioni della recensione sul romanzo Il sorriso di Caterina – la madre di Leonardo

All’evento sono intervenute anche le docenti Antonella Lipardi e Valeria Longobardi del L.C. “Plinio Seniore” con molti alunni delle loro classi.

Sono stati proprio i ragazzi, con le loro stimolanti domande all’autore, ad offrire nuovi spunti di riflessione su un’opera che non è solo una biografia romanzata, ma dalle molteplici sfaccettature.

Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo è un romanzo da non perdere, per riflettere in una prospettiva diacronica sul dramma delle migrazioni, sulla condizione delle donne, sui diritti umani e su tanto altro ancora.


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