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Ravenna tra le città peggiori per criminalità, il sindaco attacca: “A Napoli non denunciano”

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Ancora attacchi al sud e a Napoli rimarcando vecchi luoghi comuni: Ravenna, città dell’Emilia Romagna, è risultata tra le peggiori in tema di criminalità, ma il sindaco ha pensato bene di giustificare la posizione della sua città attaccando l’autorevolezza dell’indice per reati commessi e denunciati nel 2017 redatto da il Sole24Ore utilizzando dati provenienti dal Viminale.
Ravenna è risultata 16esima su 106 province, con 18.351 denunce, quasi 5mila per ogni 100mila abitanti.
Ma il sindaco Michele De Pascale, invece di pensare a come risolvere i problemi della sua città, li giustifica provando a spostare l’attenzione sul Sud dove “le persone hanno paura a denunciare perché temono ritorsioni“.
Come lui stesso ricorda, nei primi posti compaiono città come Milano, Firenze e Torino, mentre sono più staccate altre del Sud come Napoli, Palermo e Reggio Calabria. Per De Pascale i dati riferiti alle città del Sud, “che vivono situazioni pesanti di malavita organizzata, di racket e di spaccio“, non sarebbero veritieri, in quanto “nel nord Italia si denuncia e nel sud Italia no perché non si ha fiducia nella risoluzione del problema da parte delle istituzioni“.
Asserzioni che vengono però smentite dagli studi dell’Università Suor Orsola Benincasa dai quali emergerebbe un’altra verità. Del totale dei reati denunciati in Italia, il 50% è avvenuto al Nord, il 22% al Centro e il 28% al Sud. Quanto alle denunce per le estorsioni (reato a cui si fa riferimento se si parla di rischio omertà) i dati rivelano che esse giungono per il 39% dal Nord, il 18% dal Centro e il 43% dal Sud.
La media delle denunce nel Meridione è dunque in linea con i dati europee e questo sconfessa il falso mito dell’omertà al Sud Italia, così come quello di un Nord meno omertoso. Si denuncia di più al Sud anche per racket e omicidi, ma è anche più alto il numero dei casi risolti dalle forze dell’ordine.
Alla luce di questi dati, le parole del sindaco di Ravenna non possono non essere viste come l’ennesima uscita infelice. L’augurio è che almeno non siano dovute a pregiudizi nei confronti del sud, ma piuttosto a un patetico tentativo di sviare l’opinione del suo elettorato dai reali problemi della sua città.

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