L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ritaglia uno spazio per Raul Albiol, autentico leader della difesa azzurra e giocatore chiave per Maurizio Sarri:
“Oggi lo spagnolo è innanzitutto il regista arretrato della squadra, l’uomo dal quale partono quasi tutte le azioni degli azzurri. Per alcuni allenatori va quasi marcato a uomo, vedi Gasperini nel primo tempo di Napoli-Atalanta con Petagna. Albiol trova sempre la sponda del centrocampista centrale o addirittura il filtrante tra le linee per Hamsik o per Callejon quando l’altro ex madridista si accentra.
Quando poi c’è da dare copertura al compagni di reparto, Albiol è maestro nel guardare le spalle al suo collega di linea: così – senza mai concedere la profondità – è riuscito a tenere all’asciutto Icardi, Dzeko e Immobile. Sarri lo considera esemplare nelle letture difensive: Albiol anticipa i movimenti degli avversari perché intuisce prima lo sviluppo delle azioni.
In estate si era ipotizzato un ritorno a casa, al Valencia, ma Albiol non avrebbe comunque accettato di lasciare Napoli, dove tra l’altro si trova benissimo. Le passeggiate al Vomero, l’affetto dei tifosi che non è mai eccessivo per lui e la cucina partenopea che pare gradisca molto: non c’erano ragioni per lasciare la maglia azzurra, non ce ne saranno almeno fino a fine stagione quando il «ministro della difesa» farà le valutazioni del caso. Per ora ha in testa solo due obiettivi, per altro complementari tra loro: subire il minor numero di gol e vincere lo scudetto”.
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