L
a Polizia Ferroviaria di Messina ha salvato un rapace ferito tra i binari. Curato dal Centro Recupero Fauna Selvatica e guarito dai traumi
Rapace ferito tra i binari salvato a Messina dalla Polizia di Stato
Il rapace era rimasto a terra sotto un convoglio delle ferrovie situato nel fascio binari della stazione ferroviaria di Messina, compromesso da diverse ferite e da un’ala spezzata. Il piccolo “allocco”*, specie appartenente a fauna protetta, è stato recuperato e messo in salvo dagli operatori della Polizia Ferroviaria (Polfer) di Messina.
In particolare, gli agenti all’interno della stazione centrale di Messina, dopo aver udito una sorta di gemito provenire dai binari, hanno intuito che probabilmente un animale stava soffrendo e, avvicinatisi ad una carrozza ferroviaria in sosta nei pressi, hanno scorto a terra un volatile sofferente a causa delle ferite.
Con molta delicatezza, sono riusciti a rimuovere il rapace dai binari e, una volta posto in una scatola, lo hanno portato in ufficio in attesa dell’intervento degli organi competenti.
Di lì a poco si è presentato il Responsabile del Centro Recupero Fauna Selvatica, gestito dall’associazione Mediterranea della Natura.
La veterinaria, dopo un primo controllo, si è espressa positivamente sulla pronta guarigione dell’allocco che è quindi stato portato via per le cure del caso.
Contattata successivamente, gli agenti Polfer hanno appreso che il rapace, pur avendo un’ala spezzata e un trauma cranico, si sarebbe ripreso in tempi brevi grazie alla tempestività del loro intervento.
* L’allocco è un uccello rapace della famiglia degli Strigidi. Ha occhi neri, non possiede ciuffi auricolari, si mimetizza alla perfezione nel bosco che frequenta, il suo colore può sembrare la corteccia di un albero. Il piumaggio presenta colorazioni che possono essere differenti e sono denominate morfismi. Pur trattandosi della stessa specie si possono avere individui con un morfismo rosso, grigio o intermedio fra questi due colori. La taglia è di 38 cm, il peso variabile ma non supera i 600 grammi. Il dimorfismo sessuale è caratterizzato dalle dimensioni maggiori della femmina, caratteristica comune agli Strigidi. Diffuso in tutta Italia, tranne che nella penisola salentina, e in gran parte dell’Europa, Asia e Africa del Nord. Strettamente legato agli ambienti forestali, si adatta facilmente anche agli ambienti agricoli e antropizzati, perfino i pieni centri storici di città di grandi e piccole dimensioni. Strettamente notturno al di fuori del periodo della riproduzione, durante l’allevamento dei piccoli è attivo anche al crepuscolo o in pieno giorno. Per il riposo utilizza posatoi su conifere, alberi coperti di edera, camini e anfratti nelle cascine o nei monumenti.