“Napoli già vicino alla Juve”
Claudio Ranieri, timoniere del Leicester campione d’Inghilterra, giunto a Napoli per ritirare il premio alla carriera “Football Leader” dell’AIAC, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino.
Ecco le sue parole:
Si parla tanto di Sarri al Chelsea, se lo immagina?
“Napoli e Chelsea sono due realtà completamente diverse sotto l’aspetto societario. Qui il presidente si fa sentire spesso e lo vedi spesso. Lì non lo vedi mai”.
Sotto l’aspetto tattico?
“Quello che Sarri ha fatto vedere a Napoli e prima di arrivare a Napoli può dimostrarlo anche al Chelsea. Se dovesse andare, si troverebbe bene”.
Toriamo in serie A: il Napoli si è avvicinato alla Juve?
“Anche prima dell’arrivo di Ancelotti si era avvicinato, ma era anche normale, perché i bianconeri sono il riferimento per tutte le squadre”.
Sorpreso dall’arrivo di Ancelotti?
“Molto. Lo facevo ancora all’estero. E a tal proposito faccio i complimenti a De Laurentiis per il colpo grandioso. Ha portato l’allenatore più vincente del calcio italiano”.
In cosa la Juve è più forte?
“Quando allenavo la Juve mi sono reso conto della forza e della mentalità, le altre ci stanno arrivando. Prende campioni, fa quadrare il bilancio e valorizza i giovani”.
E il Napoli?
“Tanto di cappello al presidente per ciò che ha fatto: riesce a far vivere ai napoletani belle esperienze e belle partite e prima o poi riuscirà anche a vincere il campionato”.
Cosa porterà Ancelotti?
“La sua esperienza ma potrebbe non bastare. Servono i giocatori per colmare il gap dalla Juve. È come uno chef: più cose buone hai nel frigo, più cose buone puoi portare sulla tavola. Puoi prendere il migliore allenatore del mondo, ma se non hai i giocatori alla stessa altezza diventa complicato poter fare quello che tutti si aspettano”.
Cosa pensa di Koulibaly?
“Mi piace tantissimo ed è migliorato sotto l’aspetto della concentrazione grazie a Sarri”.
Lei quest’anno ha allenato il Nantes e ha visto da vicino Balotelli nel Nizza: è pronto per tornare in Italia?
“Mario deve essere pronto. È un giocatore immenso, ma se non è maturato adesso non lo farà più. Abbiamo visto tanti campioni maturare più lentamente e ora è il suo momento per dimostrarlo”.
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