span class="s1">Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese” abbiamo presentato Juve Stabia- Venezia di sabato prossimo con il collega di La Nuova Venezia, Alessandro Ragazzo. Ecco le sue parole:
“L’obiettivo del Venezia di mister Dionisi é certamente la salvezza. La squadra é stata costruita per quello anche se, si sa, gli obiettivi possono spesso cambiare nel corso di un campionato. In questo momento il Venezia deve salvarsi e per farlo ha bisogno di punti nella sfida importante contro la Juve Stabia. Sono due squadre che si trovano quasi nella stessa posizione e possiamo certamente definirlo uno spareggio salvezza. Siamo a metà campionato e questi sono già punti importanti. Il Venezia é double-face: in casa crea ma spreca e infatti ha raccolto solo 8 punti in 8 gare, in trasferta invece é più sciolta e sta facendo molto bene. Tant’è che é reduce anche da un 2-2 in rimonta su un campo difficile come quello di Pescara. Per questo motivo, al Menti, mi aspetto un Venezia propositivo e con le qualità per portare a casa punti. I ragazzi di Dionisi stanno facendo bene fuori casa perché sfruttano i contro piedi che gli vengono concessi.
Lupo? L’ex ds della Juve Stabia sta facendo bene al Venezia. Ha costruito una buona squadra e l’unico appunto che gli si può fare é che forse manca il bomber che finalizzi quanto creato dalla squadra. A gennaio sicuramente si interverrà sul mercato per sopperire questa mancanza.
Anche la stagione dell’ex Suciu é abbastanza positiva, sebbene sia reduce da infortunio. Sarà sicuramente importante nel corso della stagione dei lagunari.
Formazione? Il modulo sarà il 4-3-1-2 del Venezia. Dionisi mescola quasi sempre le carte e le uniche certezze sono Modolo e Casale in difesa con Vacca a centrocampo e Aramu nel ruolo di trequartista. Poi nelle altre posizioni ci sono ballottaggi ma mi aspetto in campo l’ex Suciu in mediana e anche in attacco potrebbe giocare l’ex Montalto anche se il reparto offensivo é quello con più alternative essendoci in rosa altri attaccanti forti come Zigoni, Di Mariano e Bocalon.”