QUISILegge – Il festival del libro di Stabia. Continua la rassegna letteraria organizzata del Comune di Castellammare di Stabia
Continua la rassegna letteraria organizzata del Comune di Castellammare di Stabia con il nono di 12 appuntamenti di QUISILegge, evento nato per farci incontrare gli autori che più ci hanno appassionato, divertito, fatto riflettere sul mondo intorno a noi e sul senso della vita. o semplicemente regalato un’emozione.
A
ppuntamento ieri sera, 2 settembre, nel verde e suggestivo scenario della splendida terrazza nella Reggia di Quisisana, con Lorenzo Marone, che con la lunga serie di successi editoriali a suo attivo può essere giustamente considerato uno degli autori italiani contemporanei più noti e amati dal pubblico a livello nazionale e internazionale.
Dopo la laurea in giurisprudenza e un inizio da avvocato, si è dedicato alla scrittura e in breve è diventato lo scrittore e giornalista di grande carisma che tutti conosciamo. Tradotto in 17 paesi e direttore artistico della Fiera del libro di Napoli dal 2018, Marone collabora con Tuttolibri de La Stampa e con Il Venerdì di Repubblica ed ha una rubrica domenicale, I granelli, su La Repubblica di Napoli.
Ha pubblicato romanzi di grande successo come La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015), da cui è stato tratto il film La tenerezza, per la regia di Gianni Amelio, La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016), che ha ispirato l’omonimo film per la regia di Marco Mario De Notaris, Magari domani resto (Feltrinelli, 2017), Un ragazzo normale (Feltrinelli 2018), la raccolta Cara Napoli (Feltrinelli, 2018), Tutto sarà perfetto (Feltrinelli 2019), il saggio Inventario di un cuore in allarme (Einaudi2020), e La donna degli alberi (Feltrinelli 2020).
Che questo grande scrittore sia nato a Napoli e che della propria città abbia descritto nelle sue pagine il volto migliore, contribuendo a dissolverne gli stereotipi negativi più diffusi e a far conoscere l’umanità e il coraggio dei suoi abitanti, è soltanto un valore aggiunto.
Magistralmente moderato dal prof. Pierluigi Fiorenza, che con competenza e simpatia è riuscito a creare sul palco un clima di serena convivialità, l’autore si è “sciolto”, ha intrattenuto il folto pubblico presente parlando della sua vita di ragazzo del Vomero, dei personaggi dei suoi libri, che tutti i “bibliofili incalliti” ormai già conoscono e amano.
Personaggi profondamente diversi per status, per età, per genere e nei quali per molti versi ognuno di noi può riconoscersi, riflettere su quello che siamo e su quello che vorremo essere, creature dissimili ma tutte accomunate da una grande sensibilità: la stessa dell’autore. Personaggi positivi, malinconici, disillusi dalla vita dei quali Lorenzo Marone ci presenta la fatica di vivere, l’inquietudine, la ricerca di un cambiamento.
Il suo ultimo libro, La donna degli alberi, parladi una donna che decide di vivere un inverno di solitudine in montagna, ma “parla anche dell’incapacità che abbiamo di fermarci, di metterci in ascolto di noi stessi. Abbiamo paura di farlo – commenta l’autore – perché nel momento in cui ci si ferma bisogna prendere coscienza delle proprie paure e per questo è molto più facile correre”.
Nel prossimo romanzo che uscirà tra pochissimi giorni, il 9 settembre, Il bosco di là – che l’autore definisce più che un romanzo una novella – la protagonista è Matteuccia, una donna anziana, un’ex partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Nei momenti di stanchezza ella si ferma sotto una grande quercia nel “Bosco di là” come le persone del posto lo chiamano e, in totale sintonia con la natura che la circonda, rievoca gli eventi della sua giovinezza da staffetta, quando con la bicicletta, a rischio della propria vita, correva in quel bosco per portare viveri e medicinali al fratello e agli altri partigiani.
Un’occasione, dice l’autore, per parlare di queste donne spesso dimenticate dalla storia, ma che hanno dato un contributo fondamentale al movimento di liberazione nazionale in un momento così drammatico della nostra storia.
QUISILegge – Continua la rassegna letteraria del libro di Stabia / Adelaide Cesarano / Cronaca Campania