Intanto, lo stadio non sarebbe a rischio Champions
L’accordo sulla ristrutturazione dello stadio San Paolo c’è: la svolta è arrivata proprio grazie alla partecipazione di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che ha fatto sentire la sua voce. Il restyling ci sarà ma per far partire i lavori bisognerà aspettare il calendario della squadra: si procederà per gradi, effettuando i lavori nel minor tempo possibile. Si lavorerà dal lunedì al venerdì su quattro turni, anche di notte.
Ecco quanto riferisce il quotidiano Il Mattino a proposito dell’incontro in Prefettura:
“Il vertice in Prefettura, che alla fine ha messo tutti d’accordo, è partito malissimo. Da quanto trapela pare che il presidente del Calcio Napoli abbia esordito a muso duro: ‘Che gli dico ad Ancelotti, che il San Paolo non funziona, che non è pronto? Ho fatto degli investimenti importanti in questa stagione sull’allenatore. Che devo fare andarmene a giocare in serie B, oppure altrove?’. Di fronte a De Laurentiis è seduto il sindaco, che non ha ancora digerito le pesanti accuse lanciate dal presidente appena un mese e mezzo fa. Il patron azzurro accusò il Comune di ritardare i lavori per lo stadio per ‘fare un favore al fratello del sindaco che deve fare i concerti (riferendosi a Claudio de Magistris che lavora nel settore della musica, ndr)’. Il primo cittadino definì le parole del presidente ‘dal chiaro contenuto diffamatorio’. Nonostante ieri fossero seduti uno di fronte all’altro, nessuna stretta di mano. Tra i due continua a regnare il gelo”.
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