Dei cittadini della Riviera Jonica messinese hanno organizzato un incontro sullo svincolo A/18 per la Vallata dell’Agrò con deputati, senatori e tecnici.
Un gruppo di cittadini di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo, ridenti paesi balneare-turistici della provincia di Messina, si sono messi insieme nell’interesse collettivo del locale comprensorio della Vallata dell’Agrò e della Riviera Jonica messinese, per organizzare un dibattito a Sant’Alessio Siculo (vedasi locandina in basso) con deputati regionali e senatori, insieme a due ingegneri, per discutere sul progetto dello svincolo autostradale sulla A/18, in quanto ritenuto urgente e necessario per tutti i Comuni dell’ dell’Agrò, così che pure ci sia attenzione su questa infrastruttura, anche per non venire eventualmente rimodulato il rispettivo finanziamento spostando i soldi altrove, come spesso è accaduto e tutt’ora “Gela e Termini Imerese perdono i finanziamenti a favore di Catania”.
Tutto è iniziato quando un meetup di Santa Teresa con un comitato multicolore di cittadini con sede a Sant’Alessio, qualche mese addietro avevano congiuntamente inviato una lettera-petizione al neo Viceministro siciliano alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri nel Governo Conti2, evidenziandogli l’esigenza di “uno svincolo sulla A/18 Messina-Catania tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio che possa servire tutta la Vallata dell’Agrò posta a monte, costituita complessivamente da otto Comuni e con una popolazione di circa 20 mila abitanti che d’estate, sia per motivi residenziali (seconde case) che turistici, in particolare nei due paesi balneari prima citati, arriva pure a triplicarsi, sicché, un collegamento diretto con l’autostrada attraverso uno svincolo, che liberi la zona dall’intasamento continuo e costante nel vecchio budello litoraneo Strada Statale 114, è assolutamente urgente e indispensabile, così pure al contempo si incrementerebbe l’economia agricola turistica comprensoriale mediante una viabilità diretta, veloce e ampia, con l’aeroporto Fontana Rossa, le varie città siciliane e ci sarebbero finalmente anche dei nuovi sbocchi occupazionali regolari e dignitosi”. E ha continuato la nota sottolineando che “questo svincolo è per di più l’unica opera all’orizzonte per la Vallata dell’Agrò, la quale non vede infrastrutture importanti dalla realizzazione nel 1969 dell’autostrada. Non solo, rappresenta l’unica via diretta di sbocco in un grande spazio, qual è la Vallata dell’Agrò, per l’A/18 in caso di necessitò logistiche”. Nella lettera si prendeva anche spunto da una dichiarazione dello stesso Viceministro “Liberare l’Isola dall’isolamento. Se dovessi dire qual è il miglior traguardo possibile che il governo (di cui mi onoro di far parte, come viceministro alle infrastrutture e ai Trasporti) possa realizzare per la Sicilia, allora non avrei dubbi. Del resto il premier Giuseppe Conte ha chiarito immediatamente quale sarà una delle nostre priorità: «Dal riscatto del Sud dipende la crescita dell’Italia. Per questo nel programma di Governo abbiamo previsto un Piano straordinario di investimenti per il Meridione, che dovrà comprendere anche il potenziamento delle infrastrutture»”. I firmatari della petizione hanno quindi rimarcato “Ecco signor Viceministro, è ciò che stiamo cercando di proporre da anni, ovverosia riuscire a liberare la Vallata dell’Agro dal soffocante, sotto tutti gli aspetti, stantio budello della SS114. Ma, salvo sventrare i paesi della litoranea, l’unico modo è un mero svincolo autostradale per il quale, tra l’altro, ci sono già due bretelle di collegamento che portano da Santa Teresa di Riva ad una dismessa area di servizio posta sulla medesima A/18. Noi siamo a disposizione per tutto. Ma è la volontà politica, ascoltata la collettività, che deve dare risposte concrete e sollecite. Confidiamo pertanto nella sua sensibilità”.
In seguito, il gruppo di cittadini si è anche attivato per analizzare in modo più approfondito lo stato dell’iter progettuale del sopracitato svincolo autostradale.
Si è appurato che il Comune di Santa Teresa di Riva con l’attuale sindaco Danilo Lo Giudice nonché deputato all’Ars del gruppo UDC – Unione dei Democratici Cristiani e dei Democristiani di centro, ha di recente avviato la progettazione definitiva per essere sottoposta al vaglio degli Organi autorizzativi.
Ad oggi la situazione del progetto relativo al casello della Val d’Agrò, inserito nella rimodulazione del Master Plan della citta Metropolitana di Messina, ha come data ultima per l’individuazione del contraente (di colui che realizzerà i lavori) al 31.12.2021. Allo stato attuale è già stata espletata la gara per la progettazione (scaduta il 28 ottobre 2019) da parte dell’UREGA a cui sembra siano state presentate otto proposte progettuali per un importo di lavori pari circa 12 milioni di euro e di cui poco più di 8 milioni per i lavori e circa 800 mila euro per la progettazione. Si attende da parte dell’UREGA la nomina dei commissari che dovranno esaminare le proposte progettuali. Entro circa tre mesi verrà individuata la proposta che espleterà il progetto definitivo dell’opera fino all’acquisizione di tutti i pareri necessari alla sua esecutiva realizzazione. Contestualmente, una volta acquisito il progetto definitivo, dev’essere richiesta la cosiddetta VAS (valutazione ambientale strategica) per il cui parere presumibilmente passeranno circa sei mesi, e sarà possibile inserire l’opera tra quelle strategiche per la Regione Siciliana. Per circa tutto il 2020 è prevista la fase di progettazione definitiva, acquisizione dei pareri degli Enti competenti e VAS. Presumibilmente, all’inizio del 2021, una volta acquisito il progetto esecutivo e cantierabile, verrà effettuata la gara d’appalto per la sua realizzazione che, sempre presumibilmente, permetterà a cavallo dell’estate 2021 di conoscere la ditta che eseguirà i lavori e, rispettando il termine ultimo dell’individuazione della ditta esecutrice (31.12.2021), all’inizio del 2022 inizieranno i lavori.
All’incontro che si svolgerà domenica 10 novembre a Sant’Alessio alle ore 18:00 presso il bar “Capriccio, ci saranno i deputati regionali messinesi Valentina Zafarana e Antonio De Luca, la deputata nazionale Antonella Papiro e la senatrice Grazi D’Angelo. Saranno relatori gli ingegneri Adriano Nicotra e Antonio Brunetto.
Tuttavia, seppure la lettera al Viceministro Cancelleri era stata doviziosa di motivazioni che largamente giustificassero lo svincolo in questione per la Vallata dell’Agrò, rimaneva il problema più collettivo di come decongestionare l’intera costipata viabilità nella riviera, generata dalla ristrettezza della vecchia Strada Stata114.
Ci è sembrato però di comprendere, in un incontro che abbiamo avuto con i tecnici di cui sopra, che l’ingegnere Nicotra avesse sviluppato un’idea di tutta evidenza risolutrice della difficile viabilità rivierasca jonica messinese. Saremo ad ascoltarla con interesse domenica 10 novembre. Il dibattito comunque sarà pure aperto ad altre problematiche esposte dagli intervenuti e dai cittadini che vorranno partecipare all’Agorà. Moderatore sarà il deputato regionale Antonio De Luca.
Dello svincolo sulla A/18 tra Santa Teresa e Sant’Alessio ci siamo occupati da queste pagine anche in altre occasioni “2 Gennaio 2018 In prov. di Messina, uno svincolo autostradale per una Vallata”, “20 Settembre 2018 Svincolo A-18 a Santa Teresa di Riva (ME). Una farsa lunga sei anni”, “23 Febbraio 2019 Svincolo autostradale di Santa Teresa di Riva (ME). Per il Ministero nulla osta alla Convenzione con il CAS”, “5 Maggio 2019 Svincolo A/18-Santa Teresa (ME). Un annoso trasversale teatrino elettorale, europeo, nazionale e regionale”, “18 Giugno 2019 Per non intasare alcuni svincoli autostradali si rende gratuito il passaggio ai caselli”, “6 Settembre 2019 Un dibattito a Francavilla di Sicilia con due deputati regionali – punto 6”.
A
dduso Sebastiano
Lascia un commento